Il successo di ‘Mozart a Verona’ e le aspettative per la prossima edizione

 
 

Un successo di pubblico e di gradimento che ha superato ogni aspettativa. L’edizione 2023 del festival ‘Mozart a Verona’ si è conclusa pochi giorni fa registrando il tutto esaurito. Un mese di eventi dal 5 al 31 gennaio con 16 spettacoli culturali organizzati dal Comune insieme a Fondazione Cariverona, Fondazione Arena e Accademia Filarmonica di Verona per un’edizione ampliata rispetto al passato e che ha coinvolto anche molte associazioni culturali del territorio.

Proprio la rete tra più soggetti è una delle chiavi del successo dalla manifestazione, insieme alla qualità della proposta culturale offerta e alla varietà degli spettacoli, grazie alla quale si è riusciti ad intercettare un pubblico eterogeneo, giovani compresi.

E già si guarda al futuro, per  un festival 2024 che sfrutti  la proficua sinergia avviata per l’edizione appena conclusa e possa ampliare ulteriormente l’offerta culturale dedicata al genio di Mozart.

I numeri parlano da soli. Oltre 10 mila le persone che hanno assistito ai 16 eventi promossi da Comune, Fondazione Cariverona, Fondazione Arena e Accademia Filarmonica di Verona, molti dei quali gratuiti, e che si sono svolti negli spazi della sala Maffeiana all’Accademia Filarmonica, al Teatro Filarmonico, nella chiesa di San Tomaso Cantuariense, al Teatro Ristori, nella sala Boggian del Conservatorio e in Biblioteca Civica.

L’ opera Le Nozze di Figaro che ha inaugurato la stagione lirica 2023 di Fondazione Arena  al teatro Filarmonico ha registrato circa 4 mila spettatori nelle quattro recite e nella prova generale aperta ai ragazzi.

Il bilancio dell’iniziativa è stato illustrato oggi dall’assessora alla Cultura Marta Ugolini. Presenti il consigliere comunale Pietro Trincanato, il presidente di Fondazione Cariverona Alessandro Mazzucco, il sovrintendente della Fondazione Arena Cecilia Gasdia e il presidente dell’Accademia Filarmonica di Verona Luigi Tuppini.

“Il festival di Mozart quest’anno è stato organizzato sotto il segno della pluralità, con più soggetti che hanno condiviso programma ed obiettivi – ha detto l’assessora Ugolini-. L’importante numero di spettatori raggiunto in questo mesi di eventi è la premessa per proseguire su questo percorso guardando al futuro, molto apprezzato anche il coinvolgimento di artisti giovani e molti giovani in sala, questa è la spinta che l’Amministrazione vuole continuare ad imprimere. Ringrazio davvero tutti gli enti e le associazioni che hanno contribuito a questi successo, in particolare il consigliere Trincanato per il prezioso aiuto. Ora si guarda al futuro con l’impegno di alzare ancora di più l’asticella”.

“Un risultato che entusiasma anche per la varietà di pubblico che siamo riusciti ad intercettare – ha aggiunto il consigliere Trincanato -. E’ stato un festival ‘pop’, grazie ad un’offerta variegata che ha incontrato interessi e gusti diversi. Quanto all’organizzazione tra più soggetti, è stato un esperimento sociale sicuramente riuscito, dove ognuno ha fatto la propria parte per il bene della comunità, organizzando a spese proprie la maggior parte delle iniziative. Per il prossimo anno lavoreremo per migliorare le prenotazioni, per una promozione più estesa al di fuori dei confini cittadini e per implementare i rapporti con altre città, sia in Italia che in Europa, Salisburgo, nostra gemellata, in primis”.

“Credo che questo percorso, avviato e ora da ulteriormente consolidare, sia un esempio di ciò che Verona può realizzare quando Istituzioni ed Enti territoriali lavorano insieme- ha detto il presidente della Fondazione Cariverona prof. Alessandro Mazzucco-. Superare il naturale istinto individualistico porta risultati maggiori – ed ora necessari – per lo sviluppo culturale, economico e sociale della nostra comunità. Occorre che di questo vi sia consapevolezza.”

“Nel segno di Mozart, il pubblico è tornato a vivere la sua città e riempire il suo Teatro: non c’è forse soddisfazione più grande –afferma la sovrintendete della Fondazione Arena Cecilia Gasdia– Ringraziamo per la collaborazione Comune, Fondazione Cariverona e Accademia Filarmonica, con noi promotori della rassegna alla sua nascita e ancora oggi nel coinvolgimento delle diverse istituzioni cittadine in un unico programma frutto dell’impegno collettivo. Per un mese Verona è stata la città di Mozart, la stessa che lo ha accolto e creduto in lui quando era solo un tredicenne, pur destinato a grandi cose. Lo abbiamo omaggiato trasmettendo le creazioni del suo genio ai piccoli, con Arena Young, e a spettatori di tutte le età, divertiti e commossi dalla grandezza profonda e umanissima de Le Nozze di Figaro, quasi sold-out per quattro recite molto appezzate anche dalla critica, a conferma del valore imperituro di questo capolavoro del teatro musicale.”.

“L’Accademia Filarmonica di Verona, che vanta un rapporto diretto e documentato con Wolfgang Amadeus Mozart avendo avuto l’onore di ospitare il giovane musicista per il suo primo concerto italiano il 5 gennaio 1770, non può che esprimere grande soddisfazione per l’ottima riuscita della rassegna Mozart a Verona e per l’ampia ed entusiastica adesione degli enti partner – ha detto il presidente dell’Accademia Filarmonica di Verona Tuppini-. Giunti al quarto anno del festival, infatti, si è sentito quasi il dovere di allargare la manifestazione a tutta la città, mettendo in rete alcune delle eccellenze musicali e culturali veronesi, cosa che a mia memoria si è riusciti a fare per la prima volta solamente in questa occasione grazie all’ottimo operato degli enti fondatori e promotori della rassegna: Accademia Filarmonica, Comune, Fondazione Cariverona e Fondazione Arena. Questa comunione di intenti è stata certamente fruttuosa, come dimostra la risposta del pubblico, superiore ad ogni possibile aspettativa, sia per il concerto inaugurale del 5 gennaio in Sala Maffeiana, in ricordo della storica esibizione di Mozart per l’Academia Filarmonica, sia per tutti gli altri eventi. Con l’edizione 2023 Mozart a Verona entra di diritto nel calendario degli appuntamenti culturali e musicali della nostra città”.

 
 

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