Il progetto della copertura dell’Arena torna d’attualità

 
 

A Roma con un piano mobile coprono i sotterranei del Colosseo, per preservarne la struttura archeologica e proteggerla dalle precipitazioni atmosferiche. Lo stesso principio che aveva ispirato Flavio Tosi e la sua amministrazione per coprire con un tetto mobile l’Arena di Verona, dove a causa delle infiltrazioni dovute alle piogge il monumento gradualmente si rovina e necessita di continue e costose ristrutturazioni.

“Basti pensare ai 14 milioni di euro di interventi oggi in fase di avanzamento – sottolinea l’ex Sindaco -, ottenuti dal sottoscritto attraverso una donazione con l’art bonus da parte di Unicredit e Fondazione Cariverona. Il progetto della copertura dunque torna d’attualità, perché funzionale e per nulla impattante sull’estetica del monumento, dato che la copertura è mobile e verrebbe messa in funzione solo in caso di piogge e sarebbe completamente invisibile quando non attiva. Lo stesso sistema che utilizzeranno a Roma. La copertura è stata realizzata anche all’Arena di Nimes, in Francia”.

Le parole di Tosi seguono la notizia del bando del Ministero per la copertura dei sotterranei del Colosseo.

“Anche a Roma – dice Tosi – ci sono state polemiche, c’è chi si opponeva al progetto per un’inesistente minaccia all’integrità estetica e storica del monumento. Le stesse vuote e antimoderne argomentazioni di chi si è opposto a Verona. Ribadiamo, la copertura era mobile, rapida e invisibile quando non in funzione, quindi l’Arena sarebbe rimasta uguale a quella di oggi, tranne che in caso di pioggia o nelle ore di spettacolo invernali. A Roma grazie alla copertura del piano recupereranno il Colosseo come sede di spettacoli, noi con il tetto sull’Arena avremmo avuto a disposizione l’anfiteatro per tutto l’anno e non solo per la stagione estiva, con tutto il beneficio anche i termini economici che questo significherebbe per l’indotto della città. E senza costi per la collettività dato che i 16 milioni di euro dell’opera li avrebbe messi un grande imprenditore veronese come Sandro Veronesi del Gruppo Calzedonia, che da persona acuta, lungimirante e dalla visione internazionale aveva sposato il progetto. Progetto che oggi sarebbe già stato realizzato”.

 
 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here