Il Partito Democratico non è una caserma, nessun diktat a Tommasi

 
 

“Rappresenta una grottesca caricatura del dibattito interno al partito, frutto di ricostruzioni parziali e a tratti anche tendenziose che fanno più rumore dei fatti stessi, l’inutile tentativo di dare l’immagine di un PD umiliato e offeso, che impone degli aut aut, strepita per ottenere ristori o compensazioni perché la nomine di giunta non hanno rispecchiato le ipotesi o le indiscrezioni della vigilia”.

Mettono i puntini sulle i Luigi Ugoli e Maurizio Facincani, rispettivamente segretario cittadino e provinciale del Partito Democratico di Verona, assolutamente convinti della bontà del lavoro svolto dal Sindaco per impreziosire la coalizione in sede di nomine.

“Ormai anche i sassi dell’Arena conoscono il percorso di condivisione e confronto in corso da un anno e mezzo con l’attuale Sindaco e il resto della coalizione. Un percorso che ci ha portato fino a questo punto, facendoci vincere le elezioni e mettendoci nelle condizioni di incidere in meglio sul destino della nostra città e dei nostri territori; ovvio che non è certo questo il momento di mandare all’aria tutto con inutili e impulsivi diktat, che all’interno del Pd non ci sono mai stati.

Siccome il Partito Democratico non è una caserma, diversamente dai partiti personali, al suo interno si discutono tutte le posizioni e tutte le istanze che sta agli organi direttivi portare poi a sintesi e rappresentare al resto della coalizione nei tempi e nei modi corretti.

Molto semplicemente, crediamo che all’interno di una coalizione il criterio di valutazione delle scelte debbano essere i risultati e i benefici che esse portano alla città in primo luogo, ma anche alla coalizione stessa che è stata chiamata a guidarla. Ciò vale per noi, che siamo il principale partito della coalizione, e vale per i civici con cui il Sindaco ha voluto fortemente caratterizzare la sua giunta. Siamo certi che il rispetto degli equilibri interni alla colazione non mira a penalizzare il PD.

Per questa ragione diciamo che il Pd finora ha interpretato con lealtà e correttezza il suo ruolo, portando in dote al Sindaco persone di comprovata esperienza e competenza in grado di aiutarlo nella realizzazione del programma di governo. Altrettanto farà nella partita che riguarda le Circoscrizioni e gli enti.

Ma il primo pensiero nostro e del resto della coalizione in questo momento deve essere quello di riprendere a lavorare sul territorio e farlo compattamente a sostegno del Sindaco e della nuova amministrazione per attuare il cambiamento richiesto dai veronesi”.

 
 

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