Il linguaggio delle cose: workshop per affinare l’occhio e la tecnica in fotografia

 
 

Il linguaggio delle cose“, workshop sabato 30 marzo e sabato 6 aprile dalle 9 alle 16 al FabLab di Grezzana: un’opportunità per affinare lo still-life (come gli anglofili chiamano la “natura morta”), ovvero una specializzazione della fotografia che oggi impiega oltre metà dei professionisti del settore pubblicitario; bottiglie, scarpe e accessori moda, cibo crudo o preparato, auto, elettrodomestici sono oggetti che, passando davanti all’obbiettivo, diventano “nature morte” o metafora dello scorrere del tempo, delle bellezze o delle malinconie che lo accompagnano.

I due appuntamenti sono guidati da Marco Ambrosi, che spiega: “Io lavoro in diversi campi – ritratto, paesaggio architettura – ma certamente quello che mi ha più impegnato è la natura morta, dai tempi dell’analogico alla contemporaneità digitale. Nel mio studio ho escogitato le soluzioni più diverse per la pubblicità di molte fra le più importanti aziende. Tutto quello che viene pubblicato è frutto di un lavoro lungo e complicato, realizzato in squadra da molti professionisti – scenografi, stylist, ritoccatori – e di attrezzature sofisticate e costose: apparecchi fotografici di precisione, luci, accessori per “modellare” la luce e altro ancora. Ma esistono anche altri modi di fotografare le cose: semplici, intimisti, attenti all’ errore creativo più che alla perfezione tecnica. Questo non significa che le cose arrivano a caso ma che l’attenzione e l’esperienza – narrativa e tecnica – permettono di trasformare cose “banali” in piccoli personali mondi ispirati da canoni che poco hanno a che vedere con la retorica della vendita“.

Workshop – Marco, dunque, propone “di sperimentare insieme la produzione di piccole storie dense di sentimento, ottenute da oggetti del quotidiano, ritratti in modo sofisticato, ma con mezzi tecnici semplici, alla portata di tutti“. In due incontri di sei ore, si dedicherà la prima all’osservazione di un’ immagine: la composizione, il punto di vista, la luce, la cromia; “osservando e scomponendo immagini di diversi autori, capiremo come ciascuno ha pensato e lavorato, affinando così la nostra sensibilità e i nostri occhi“.

Il resto della giornata sarà dedicato al”lavoro sul campo”: una o più composizioni da realizzare e fotografare seguendo il filo dei pensieri e le indicazioni del docente, utilizzando materiali semplici, reperibili in ogni casa, per preparare e illuminare le scene immaginate.

Marco Ambrosi per Coca-Cola

Materiale – Verrà usata una Sony Alpha 7 collegata ad un proiettore rivolto a uno schermo; per gli scatti individuali andrà bene qualunque apparecchio digitale, con preferenza per quelli che permettono la regolazione manuale; ma anche un telefono potrà egregiamente servire, se usato con abilità e furbizia. Alle lezioni si troverà tutto il necessario, dagli elementi per comporre i set alle luci e sarà possibile portare oggetti personali, che si vorrà rendere protagonisti della proprie storie.

Info – Sabato 30 marzo + Sabato 6 aprile | ore 09.00 – 16.00

Sede FabLab Verona – Via del Lavoro 2, Grezzana, Verona

[email protected] – www.veronafablab.it – [email protected]

Costo 135 euro + 10 euro per tessera associazione

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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