Il bilancio di AMT è da record

 
 

Il bilancio relativo all’esercizio 2018 è stato deliberato ieri mattina nell’assemblea dei soci in cui erano presenti, oltre al Presidente Amt Francesco Barini (in carica dal settembre 2017) e il direttore generale Carlo Alberto Voi (che è anche Rup della filovia) il Comune di Verona, con l’assessore alle partecipate Daniele Polato e il collegio sindacale con Emiliano Trentini, presidente del collegio, Daria Pircher e Michele Zenari.

Tre sono stati i fattori positivi che hanno portato a questo risultato.

Primo, il controllo sulle partecipazioni: partecipata di Amt al 50% è Atv e quest’anno per la prima volta è stato fatto un controllo serrato sulla partecipata, che ha quindi contribuito al bilancio positivo con 468.940 di dividendi.

Secondo, l’incremento notevole degli incassi della sosta dovuto al maggior numero di controlli e grazie alla campagna informativa “Prevenire per non punire”, che svela in anticipo quali saranno le strade che sicuramente saranno battute dagli accertatori.

Spinta attraverso le pubblicità sulle testate, nelle campagne marketing e social, questa campagna prevede che ogni settimana siano inviate le segnalazioni delle zone più battute dagli accertatori attraverso molteplici canali, anche sui mezzi di informazione, giornali, radio e tv, affinché la popolazione sia invogliata a pagare la sosta. Attivo da quasi due anni, il servizio ha come scopo quello abbattere l’evasione, perché, come recita la campagna, “meglio pagare qualche euro di sosta anziché pagare la multa”. L’iniziativa è stata voluta fortemente dal presidente Barini per informare prima di procedere con le sanzioni.

Gli incassi delle sanzioni non fanno parte del bilancio Amt (vanno infatti direttamente al Comune di Verona): è nel pagamento della sosta che Amt crea utile: nel corso del 2016 Amt ha fatto 17 controlli serali, nel 2017 43 e nel 2018 ben 100. Il ricavo del pagamento della sosta ha generato un utile 2018 di 6.629.135 rispetto a 6.514.605 nel 2017.

Terzo punto: i costi contenuti del personale, che conta quest’anno 52 dipendenti. Da 2.471.618 euro nel 2017 a 2.238.644 nel 2018. I costi si sono quindi ridotti.

L’AIUTO ALLA CITTÀ: FONDAZIONE ARENA DI VERONA.

Amt ha anche fatto l’elargizione del Bonus Art a Fondazione Arena (100mila euro nel 2018), perché l’amministrazione comunale si è ritenuto di supportare la Fondazione, perché crea un grande indotto all’economia della nostra città, abbiamo fatto un investimento smart del pagamento della sosta e aperto il nuovo ufficio permessi con sede al parcheggio Centro.

I PARCHEGGI. Non solo sosta su strada, ma anche parcheggi in struttura: +30% dei ricavi al parcheggio Centro. Il parcheggio ha registrato 203.348 euro nel 2018, mentre nel 2017 gli incassi sono stati di 192.713 euro e nel 2016 di 161.647 euro.

L’azienda ha investito molto per dare nuova linfa a quello che è il fiore all’occhiello dei suoi parcheggi in struttura e lo ha fatto attraverso iniziative artistiche (come il murales, le scenografie areniane durante il festival lirico, la presenza nel periodo di San Valentino della statua di Romeo e Giulietta), pubblicità sui media e sui social catalizzando l’attenzione verso i 439 posti auto del parcheggio Centro, che è anche terminal bus turistici della città di Verona.

BUS TURISTICI. Da 1.054.255 del 2017 a 1.467.840 del 2018. Sebbene possa sembrare positivo, questo è un dato negativo: l’aumento del pass, deciso a fine 2018, è riversato completamente nel settore del turismo: i ricavi dati dall’aumento del ticket sono direttamente reinvestiti. Per questo oggi Amt ha aperto un info point in stazione e ha potenziato l’info point del parcheggio Centro in termini di ore e periodi di apertura.

“È un bilancio record – rileva il Presidente Francesco Barini. Questo risultato eccezionale deriva da incassi in più, ma soprattutto da un grande contenimento dei costi. I complimenti vanno al personale, ai dipendenti che sono il vero fulcro dell’azienda. Come sappiamo Amt ha iniziato subito con l’insediamento di questa amministrazione con la campagna “Prevenire per non punire” in modo tale da far sapere in anticipo ai cittadini quali saranno le strade più battute dagli accertatori ed essere così spinti a pagare la sosta: per questo consiglio sempre di seguire mettendo un ‘like’ sulla nostra pagina Facebook o su Instagram. Pagare la sosta è una questione equità sociale: se tutti pagassero la sosta, la sosta costerebbe meno”.

 

 
 

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