I segni di autenticazione dei notai veronesi

 
 

Alcune centinaia di stampi, lignei e in massima parte metallici, conservati in un medagliere presso l’Archivio notarile distrettuale di Verona, hanno offerto il via per indagare sull’evoluzione storica dei segni di autenticazione dei notai veronesi, dal medioevo ad oggi.

Di questo parlerà Matteo Fabris, dottore in giurisprudenza e archivista, nell’incontro di oggi, alle ore 17,00 all’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona con la sua relazione dal titolo “Dal signum tabellionis al sigillo. I segni di autenticazione dei notai veronesi attraverso i secoli”.

“I segni di autenticazione dei notai veronesi sono un evidente specchio dei contesti storico-istituzionali dei quali il nostro territorio è stato protagonista”, ricorda Matteo Fabris. “L’abbandono progressivo del tradizionale signum tabellionis, personale quanto arbitrario, aprì la strada all’elaborazione del moderno sigillo standardizzato, recante l’emblema nazionale, espressione di una laicizzazione”, prosegue, “e di una statalizzazione del potere certificativo delegato al ceto notarile. Le tappe di questo percorso, ricostruite anche con l’ausilio di documenti, dall’Antico regime, soprattutto gli atti tra privati, sono scandite nelle varie epoche – napoleonica, lombardo-veneta, Regno d’Italia, regime fascista e dell’odierna Repubblica italiana – per giungere infine alla recente elaborazione del sigillo elettronico, nel contesto dell’attuale digitalizzazione”, conclude Fabris.

“Il sigillum tabelionis suggella anche la grande tradizione del notariato veronese”, ricorda Claudio Carcereri de Prati, Presidente dell’Accademia, “che ci ha tramandato pagine di storia familiare, economica, istituzionale delle generazioni che ci hanno preceduto attraverso le mani sapienti di notai formatisi in gran parte proprio a Verona nell’antica schola juris”.

In apertura dell’incontro si terranno la commemorazione del dott. Giorgio Maria Cambiè recentemente scomparso e la consegna del diploma di Socio Onorario al notaio dott. Maurizio Marino.

L’incontro si terrà in presenza e in diretta live streaming visibile dalla pagina Facebook e dal canale Youtube dell’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona.

 
 
Mauro Bonato
Classe 1959. Sono iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1983. Sono stato il responsabile dell’ufficio stampa di Amia per oltre trent’anni. Appassionato di storia e cultura veronese ho fondato la rivista Civiltà veronese e una casa editrice che ha pubblicato importati volumi, tra cui alcuni racconti inediti di Emilio Salgari e “Le invenzioni del cerusico coltelli di Berto Barbarani”. Appassionato di storia religiosa ho pubblicato oltre mille schede biografiche di santi, beati, venerabili e servi di Dio. Dopo aver fatto il parlamentare, il sindaco e il consigliere comunale, da pensionato voglio torno ad occuparmi di quanto mi appassiona.

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