Henry, niente proclami, personalità molto forte – VIDEO

 
 

Le principali dichiarazioni del nuovo attaccante dell’Hellas Verona, Thomas Henry, in occasione della sua presentazione ufficiale alla stampa.

Perché tra tante offerte hai scelto proprio Verona?

“Ho voluto fortemente venire qui. Dopo aver parlato con il Direttore Sportivo Marroccu e mister Cioffi ho preso subito la mia decisione: ho sentito la fiducia della Società nei miei confronti, è stata una scelta semplice. Per me Verona rappresenta uno step importante per la mia carriera: con l’Hellas voglio confermare quanto di buono ho fatto lo scorso anno nel campionato italiano, migliorandomi se possibile. Sono pronto a dare il massimo per questa squadra”.

Hai avuto modo di confrontarti con il mister in ritiro?

“Sono arrivato in ritiro con una settimana di ritardo rispetto ai miei compagni. Ho parlato con il mister, ma sul campo ho fatto qualche allenamento da solo, iniziando così la mia preparazione. In queste settimane sono pronto a recuperare velocemente la forma”.

L’anno scorso hai disputato la tua prima stagione in Italia: cosa hai imparato da questo campionato?

“L’impatto con il campionato italiano all’inizio è stato difficile. La Serie A è un campionato molto tattico e tecnicamente di alto livello, non è stato semplice adattarmi, ma qui ho potuto realizzare il sogno di giocare contro i migliori difensori al mondo. Dopo un anno, però, posso dire di sentirmi un giocatore ancora più completo. Nel corso del tempo penso di aver imparato a conoscere questo campionato e mi sono adattato di conseguenza”.

A proposito di difensori, che impressioni ti aveva fatto Coppola da avversario?

“Diego è un giovane molto forte fisicamente, penso abbia davanti a sé un futuro brillante. È stato difficile giocare contro di lui al Bentegodi lo scorso anno: spero faccia un’altra bella stagione, per lui e per la squadra”.

L’obiettivo di quest’anno è andare in doppia cifra?

“Non voglio fare grandi proclami sul numero di gol. Nella scorsa stagione ne ho segnati 9 e l’obiettivo è sicuramente quello di provare a migliorarmi, ma questo preferisco dimostrarlo sul campo. Penso in ogni caso che la cosa più importante sia il risultato di squadra, indipendentemente dal numero di miei gol”.

Come preferisci giocare, in che posizione ti trovi meglio in campo?

“Nel corso della mia carriera ho avuto la fortuna di giocare in più ruoli. Preferisco definirmi come un giocatore completo, non essere considerato solo un giocatore ‘alto’ e imponente. Gioco sempre per la squadra e mi metto a disposizione del mister, adattandomi ai diversi moduli, quindi giocherò nella posizione in cui la squadra avrà più bisogno di me”.

Che partita è stata Venezia-Verona dello scorso anno?

“Nel secondo tempo è difficile dire cosa sia successo. Con il Venezia abbiamo avuto molti alti e bassi sia nelle singole partite che nella stagione in generale. In quella partita il Verona mi aveva dato la sensazione di essere un gruppo molto unito. Ci hanno creduto anche dopo la fine del primo tempo, nonostante il risultato sullo 0-3 per il Venezia. È stato impressionante vedere una rimonta del genere: hanno dimostrato grande unità”.

Le prime impressioni sulla città e sui tifosi?

“In questi giorni ho avuto modo di girare un po’ e di iniziare a scoprire Verona, penso sia davvero una bella città. Sono felice di essere qui. L’anno scorso i tifosi al Bentegodi mi avevano impressionato per la loro passione, sono contento quest’anno di poter giocare per la loro squadra”.

 
 

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