Grillo, in UE non lo vogliono…

 
 

Quindi Grillo abbandona l’Ukip di Farange e vuole aderire al gruppo dei Liberali Europei, che sono europeisti, favorevoli all’Euro e quindi decisamente contrari alle scelte politiche di Farage e Le pen.

Diciamolo chiaramente: Grillo, o meglio chi lo manovra, pensa di poter continuare a prendere in giro gli italiani; vedremo cosa avrà da dire lo stuolo dei suoi incensatori, partendo dall’ormai penoso Travaglio, per arrivare ai suoi possibili alleati leghisti.

Lui, o meglio la Casaleggio & Co., ha infatti capito che nel 2017 la Gran Bretagna pagherà pesantemente la scelta della Brexit, che Macron fermerà l’ascesa di Marine e Marion Len Pen e che Trump dimostrerà in modo chiaro di non sapere governare gli USA e sarà una vergogna per gli americani. C’è in ballo anche la questione dei fondi ai gruppi parlamentari, che pare sia di circa 700.000 euro, nonché una serie di incarichi, che ora sono preclusi ai grillini.

Resta comunque una questione di base: se i 5stelle vogliono unirsi alla ALDE, non basta annunciarlo; devono fare delle dichiarazioni politiche chiare, come pure presentare un programma compatibile con i valori liberali ed Europei. Nel frattempo i liberali hanno deciso di non volersi prendere in corpo una simile jattura. Quindi, come al solito, molto rumore per nulla…ovvero: facciamo un po’ di casino, in modo da distogliere l’attenzione da Roma e dintorni, per evitare che la plastica rappresentazione delle nostre incapacità sia sotto i riflettori.

Va’ in onda così l’ennesima mistificazione di Beppe, che, pensando tutti gli italiani siano incapaci di intendere e volere, come lo sono i suoi adepti, cerca ora di costruirsi una nuova maschera. Ad un comico le capriole e le giravolte sono concesse, ad un politico forse meno. Ma Grillo cos’è?

Lorenzo Dalai

 
 

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