L’inaugurazione è avvenuta a Verona nel Teatri Ristori in collaborazione col Festival “Mozart a Verona”.
Il programma prevedeva due piece teatral-musicali come “L’HISTOIRE DU SOLDAT” , musicata da Igor Straviskij nel 1918 sul libretto in francese di Charles-Ferdinand Ramuz..e MOZART E SALIERI, op. 48.
L’Histoire du soldat non è un’opera vera e propria perché manca il canto. Poiché per gli autori era necessario attirare l’attenzione del pubblico, specialmente quello meno colto dei villaggi, la priorità venne data alla parte raccontata a cui la musica doveva essere di supporto nei momenti salienti. La partitura in effetti si presenta come una suite costituita da tanti pezzi separati, ognuno col suo preciso carattere: una marcia, una pastorale, una marcia reale, un tango, un valzer, un rag-time.
La piece ha visto come protagonista Luigi Maio, definitosi come “musicattore”, un versatile, variopinto, grottesco personaggio calatosi perfettamente nel ruolo schizoide del Soldato che torna dalla guerra.
Mozart e Salieri, op. 48 è un’opera in due scene di Nicolaj Rimskij-Korsakov. Il libretto segue fedelmente, con alcuni tagli di lieve entità, il testo teatrale di Mozart e Salieri, microdramma facente parte delle Piccole tragedie di Alexandr.Puskin.
L’azione ha luogo a Vienna, alla fine del XVIII secolo. Il soggetto dell’opera è fondato sulla leggenda dell’avvelenamento di Wolfgang Amadeus Mozart da parte dell’invidioso Antonio Salieri.
I due giovani protagonisti erano il tenore David Esteban nel ruolo di Mozart e il basso Gianfranco Montresor in quello di Salieri.
L’Orchestra de I Virtuosi italiani, precisa e puntuale, come sempre, era diretta dal maestro Oleg Caetani.
Uno spettacolo insolito, ma molto godibile e coinvolgente.
Alessandro Bravi