Grande anello circolatorio tra Porta Nuova e Porta Palio. È già countdown

 
 

“Il cantiere di via Città di Nimes che unirà i due sottopassi impatterà con le abitudini degli automobilisti. Per limitare gli indubbi disagi, il traffico sarà dirottato in un grande anello circolatorio a senso unico da Porta Nuova a Porta Palio, che poi si rimetterà verso la stazione, con le porte che verranno utilizzate come rotonde”.

L’Assessore alla Mobilità Tommaso Ferrari illustra il percorso alternativo che verrà predisposto attorno al cantiere che sorgerà nella zona nevralgica di via Città di Nimes, ben consapevole che unificare i sottopassi risalenti ad “Italia 90” non sarà uno scherzo, ma altrettanto conscio che i benefici saranno di gran lunga superiori, con i mezzi privati che in futuro transiteranno sotto, lasciando la percorrenza in superficie al solo trasporto pubblico locale.

Le modifiche saranno operative a partire dal prossimo 21 aprile, “mentre i cantieri nei quartieri – aggiunge il Presidente di AMT3 Giuseppe Mazza avranno inizio il 1 giugno, in zone il più distante possibile dai principali lavori di unificazione dei sottopassi”.

L’anello circolatorio andrà conosciuto e assimilato dagli automobilisti che gioco forza dovranno modificare le proprie abitudini. “Per esempio – spiega Ferraridalla tangenziale di Verona nord non sarà più possibile dirigersi verso Porta Palio ma ci sarà obbligo di svolta a destra o andando verso la stazione o verso Porta Nuova. Verrà quindi istituita una rotonda temporanea in viale Piave che rimarrà per tutta la durata del cantiere e servirà a raggiungere ponte San Francesco” – sottolinea ancora l’Assessore che poi conclude: “per chi infine verrà da Lungadige Galtarossa, superato il ponte potrà attraversare via Del Fante e immettersi in circonvallazione raggio di sole, di fatto nell’anello circolatorio”.

In evidenza le difficoltà che incontreranno anche i pendolari che viaggiano in treno: per loro sarà caldamente consigliato raggiungere la stazione con i mezzi pubblici. In questo senso, sarà importante anche l’aiuto dell’Amministrazione per valutare l’inserimento di integrazioni al percorso filoviario già in essere.

I fisiologici inconvenienti verranno attenuati dal rafforzamento dei canali comunicativi messi in campo da AMT3.

“L’azienda – rileva il Presidente Mazza – sta imprimendo uno sforzo importante per garantire precisa e puntuale comunicazione ad ogni livello. D’ora in avanti saremo sempre sul pezzo anticipando di due mesi i cantieri. A questo proposito, AMT3 ha stretto un accordo in collaborazione con l’Universita’ di Verona – Master Project Management -, con l’obiettivo di essere ancora più capillari e precisi nelle strategie di informazione al cittadino”.

Operazioni di comunicazione molto centrali nelle intenzioni dell’Amministrazione comunale, dal momento che da un sondaggio è emerso come l’opera Filobus sia per lo più sconosciuta: solo il 37% dei veronesi sa di cosa si tratta.

Per l’Assessore Michele Bertucco la strada intrapresa è quella giusta ma c’è ancora molto da fare. “Stiamo lavorando alla ricerca di nuovi finanziamenti – sottolinea – perché è importante che amt3, azienda che sul campo coordina il progetto, si rafforzi patrimonialmente. Parallelamente continuiamo a confrontarci con categorie economiche, scuole e altri soggetti interessati perché il Filobus sia il più vicino possibile alle necessità degli usufruitori”.

 
 

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