Non si placa la polemica tra il comitato organizzatore del Gran Galà di Giulietta e Romeo e il Comune di Verona, la quale ha portato all’annullamento dell’edizione 2024 dell’evento.
La kermesse che nell’ultimo decennio ha più volte animato piazza delle erbe grazie al coinvolgimento di tanti ristoratori veronesi intenti a far scoprire i loro piatti a centinaia di avventori locali ma, soprattutto, ai tanti turisti e gourmand presenti in città, subisce quindi uno stop definitivo, salvo colpi di scena.
Colpo di scena che potrebbe però arrivare grazie all’idea del sindaco di Soave, Matteo Pressi, che rivolge un appello agli organizzatori della serata offrendo come palcoscenico la centralissima e suggestiva via Roma, il salotto del borgo murato.
“Quando ho letto la notizia ho pensato a come avrei potuto contribuire a fare in modo che questo evento, il quale ha molta risonanza anche all’estero, non andasse perduto per sempre. Propongo quindi che la serata si svolga a Soave, già quest’anno o nel 2025, formando un’alleanza tra i ristoratori veronesi e le cantine del territorio. Il gran galá è un marchio forte e conosciuto anche fuori dai confini nazionali, perché non legarlo alla nostra località, la quale detiene il titolo di “Borgo dei borghi”, bandiera arancione del Touring Club italiano, con una presenza costante sulle tv nazionali e le testate di settore”, si è chiesto Pressi.
Certo è che piazza delle erbe ed il centro storico della cittadina murata rappresentano due scenari diversi, ma alla luce della crescita che il prestigio turistico di Soave ha conseguito negli ultimi anni la proposta non appare affatto peregrina.
Secondo Pressi: “i turisti stranieri amano molto le grandi città d’arte italiane come Verona, ma allo stesso tempo sono alla ricerca di piccole realtà come Soave, delle perle del territorio che rappresentano appieno l’italianità. Per questo, negli ultimi anni abbiamo più che raddoppiato le presenze turistiche in termini di notti dormite, mentre i movimenti turistici rilevati sono aumentati di quasi tre volte”.
Non solo turismo, secondo Pressi, ma anche l’occasione per sancire una grande alleanza tra i ristoratori veronesi, ideatori e promotori del gran galà, è la DOC Soave, la quale con i suoi oltre seimila ettari vitati rappresenta una delle denominazioni vitivinicole più importanti d’Italia: “i ristoratori sono i primi ambasciatori dei prodotti del territorio. I nostri esercenti in questo sono formidabili e perciò dobbiamo unirci per promuovere assieme la nostra cucina e i nostri vini. In fatto di bianchi Soave, come ovviamente altri territori veronesi, può dire la propria”.
Insomma, il tempo dirà se il gran galá di Giulietta e Romeo potrà avere nuovamente un futuro, magari scaturito proprio da un brindisi a base di Soave.