Giuseppe Rea: “La destra fa il leone con il popolo che protesta e la pecora con le mafie”

 
 

“Di fronte ai dati allarmanti emersi dal rapporto della Direzione Investigativa Antimafia (DIA) del 2024, che evidenziano una crescente vulnerabilità del Veneto alle infiltrazioni mafiose e un radicamento della criminalità organizzata, inclusa la ‘ndrangheta, sul territorio scaligero, il Gruppo Consiliare Verona 5 Stelle esprime profonda indignazione per il silenzio e l’inazione della maggioranza di governo di centrodestra che sembra sempre più preoccupata a varare leggi che limitano il diritto di protesta mentre la criminalità organizzata continua a espandersi indisturbata in una regione economicamente vivace e strategicamente importante come il Veneto”.

Con questo incipit Giuseppe Rea, Consigliere Delegato alla Tutela del Benessere degli Animali del Comune di Verona, inizia la sua nota.

“Il rapporto DIA del 2024, di cui si è parlato oggi, sottolinea come la ‘ndrangheta e la camorra continuino a rappresentare una minaccia costante, con ingerenze dirette nell’economia veneta. Addirittura, l’analisi contenuta nel rapporto investigativo antimafia del 2024 toglie ogni alibi al territorio veronese.
Ciò che emerge con chiarezza è un “locale di ‘ndrangheta” sul territorio scaligero, rappresentato dalla famiglia Giardino, estensione della cosca degli Arena, e le ‘ndrine della piana di Gioia Tauro quale espressione degli interessi illeciti delle famiglie calabresi Gerace-Albanese-Napoli-Versace. Questo radicamento è stato dimostrato anche dall’operazione della Guardia di Finanza di Verona, Lodi e Catanzaro, coordinata dalla DIA di Milano, che lo scorso novembre ha portato a 8 arresti e ha smantellato un giro di fatture per operazioni inesistenti negli appalti pubblici, la manutenzione di linee ferroviarie e metropolitane, e persino l’illecita percezione di fondi europei per lo sviluppo rurale usati per pagare debiti erariali e previdenziali.
Il territorio veronese, con ingenti fondi stanziati nell’ambito del PNRR e dei prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano e Cortina d’Ampezzo 2026, con Verona sede delle cerimonie di chiusura e apertura, è particolarmente esposto a questo rischio. Nonostante le due interdittive antimafia emanate dalla prefettura di Verona, che hanno colpito aziende coinvolte in lavori ferroviari e società di fornitura, il silenzio della maggioranza risulta inaccettabile.
Il Gruppo Consiliare Verona 5 Stelle denuncia fermamente questa inazione e la percepita indifferenza del governo. Sembra quasi un “silenzio assenso” di fronte all’avanzata del crimine organizzato, una situazione intollerabile per chi ha a cuore la legalità e la sicurezza dei cittadini e delle imprese venete. Questo silenzio fa pensare male ed esprime il dubbio che il centrodestra non abbia realmente a cuore la lotta alle mafie. Chiediamo risposte chiare e azioni immediate per contrastare questa minaccia, invece di distogliere l’attenzione con provvedimenti che limitano le libertà civili”.