Giochi di prestigio: ci pensa miss Marple a svelare il trucco

 
 

“Divertiamoci a teatro”, la rassegna del Nuovo, propone martedì 8 gennaio (ore 21.00) un classico del giallo, “Miss Marple – Giochi di prestigio” di Agatha Christie, nell’adattamento teatrale di Edoardo Erba. Lo spettacolo, prodotto da “Gli Ipocriti Melina Balsamo”, vede protagonista Maria Amelia Monti con la regia di Pierpaolo Sepe; gli altri interpreti sono Roberto Citran, Sabrina Scuccimarra, Sebastiano Bottari, Marco Celli, Giulia De Luca, Stefano Guerrieri e Laura Serena (repliche fino a venerdì 11 alla stessa ora).

Miss Marple, la celeberrima detective nata nel 1930, per la prima volta in Italia sale su un palcoscenico, per una vicenda ambientata sul finire degli anni Quaranta. L’anziana ed arguta signora va a trovare la vecchia amica Caroline, filantropa che vive col suo terzo marito Lewis in una casa vittoriana della campagna inglese, insieme a figli e figliastri nati dai matrimoni precedenti; di questa famiglia allargata fa parte anche Edgard, uno strano giovane che aiuta Lewis a dirigere le attività. Malumori e odi sotterranei serpeggiano e Miss Marple se ne accorge subito. Durante un tranquillo dopocena, improvvisamente Edgard perde le staffe: pistola in pugno, minaccia Lewis e lo costringe a entrare nel suo studio., ove accade il delitto, sotto gli occhi terrorizzati di tutti. Ma le cose non sono come sembrano e sarà miss Marple, nell’attesa dell’arrivo della polizia, a dissipare le nebbie dei dubbi, poichè il pubblico è stato distratto da qualcosa che ha permesso all’assassino di agire indisturbato: giochi di prestigio…

«Non stupisce – scrive Sepe in una nota di regia – come tra tutti i generi letterari e non il giallo rimanga il più popolare. Come del resto testimonia il proliferarsi di serie tv che portano questo marchio, e quello dei suoi vari sottogeneri: noir, thriller, poliziesco. Ciò che sorprende invece è il fatto che un ambito così truculento abbia tra i capostipiti un’anziana signora inglese, Agatha Christie, e che proprio a lei dobbiamo l’invenzione di una delle prime “criminologhe” della storia: miss Jane Marple. Da abile conoscitrice della natura umana, Agatha Christie ha saputo sfruttare, come nessun altro, la sottile seduzione che l’uomo avverte nei confronti del suo aspetto più letale, dei suoi istinti più cruenti, e se ne è servita per costruire trame che rimangono tutt’oggi capolavori di suspense e di mistero. I lavori di Agatha Christie non sono certo una novità per Edoardo Erba, traduttore italiano dei suoi testi teatrali e autore del nostro adattamento, ma è stato solo con l’apporto di un’attrice del calibro di Maria Amelia Monti che è stato possibile portare per la prima volta sul palcoscenico la sua detective più famosa, Miss Marple. Ho lasciato libera Maria Amelia di inventare la “sua” Marple, e quel che ne è risultato è un personaggio molto diverso dalla placida vecchina di campagna, come siamo soliti vederla. Questa Marple assomiglia molto di più a quella dei primi romanzi della Christie; più dispettosa, rustica e imprevedibile, ma sempre dotata di quella logica affilata che le permette di arrivare al cuore delle vicende. La vediamo seduta a fare la sua maglia, come chi insegue una linea di pensiero intrecciato su se stesso, per sbrogliare la matassa e ritrovare il filo della verità. Come un fool shakespeariano in continuo contrappunto con il resto dei personaggi indaffarati a inseguire i propri affanni, miss Marple sottolinea con ironia e leggerezza le ridicole passioni da cui nessuno è immune, restituendoci con sfrontata franchezza la natura umana per quella che è, senza lasciarsi abbindolare dalle maschere che quotidianamente indossiamo per celarla agli occhi degli altri».

Scene di Luigi Ferrigno, costumi di Alessandro Lai, luci di Cesare Accetta, musiche di Francesco Forni.

Mercoledì 9 alle ore 18.00, nel Piccolo Teatro di Giulietta – Foyer del Teatro Nuovo, gli interpreti incontrano il pubblico.

 

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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