Gestazione per altri, una volgare provocazione della destra

 
 

“Di fronte alla volgare e strumentale provocazione di esponenti della coalizione di destra, che sostiene l’attuale sindaco, rispondiamo sia nella forma che nel merito”

Si apre così la nota di +Europa in replica ai quesiti del centrodestra su quale fosse la posizione del candidato Sindaco Damiano Tommasi in merito al tema degli “uteri in affitto”.

Per quel che concerne le elezioni amministrative – ci tengono a sottolineare Lidia Carol Gerones, Martina Panzolato, Marina Sorina, candidate di +Europa Verona al Consiglio comunale – il tema non ha alcuna attinenza. Si tratta solo di “buttar lì” argomenti che meritano sicuramente ben altro approfondimento.

Con riferimento a quanto è ora all’esame del Parlamento, invece, iniziamo con il riportare uno stralcio della proposta Meloni-Carfagna: “Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600 mila a un milione di euro. Le pene stabilite dal presente comma si applicano anche se il fatto è commesso all’estero”.

Questa è la legge che vorrebbe rendere reato in Italia la gestazione per altri anche se avvenuta in Paese in cui è già legale. Il testo base è stato approvato ieri dalla Commissione Giustizia alla Camera.

Il testo è privo di ogni fondamento giuridico e non fa i conti con il diritto internazionale e questo basta a renderlo inapplicabile, perciò si tratta di semplice propaganda.

Quello che invece ci inquieta è il pensiero di fondo: incriminare i genitori, tanto eterosessuali quanto omosessuali, renderebbe più felici le vite dei bambini nati? NO.

Sarebbe civile un Paese che per effetto di questa legge separasse i bambini appena nati dai loro genitori? NO.

È “dalla parte delle donne” una legge che non le ritiene neppure in grado di decidere liberamente come disporre del proprio corpo e del proprio utero? NO.

Purtroppo, questo è solo l’antipasto di cosa accadrebbe nel nostro Paese se fosse governato da questa destra.

Affermava Emma Bonino: “Ancora una volta di fronte a problemi sociali nuovi o complessi ci sono due strade possibili: regolamentare o proibire. E in Italia si tende a scegliere sempre la seconda. La differenza è lampante. Da una parte chi si sforza di regolamentare, scegliendo una strada forse più complessa ma efficace. Dall’altra, chi risponde con il proibizionismo velleitario, addirittura cercando di colpire, con un assurdo giuridico, chi si vede costretto a trovare risposte all’estero”.

Cosa proponiamo noi? Che questa pratica sia regolamentata nell’interesse e nella tutela di tutti: dei bambini nati, delle famiglie e delle gestanti coinvolte. Abbiamo, con altri colleghi, presentato un disegno di legge che va nella direzione della legalità e dell’autodeterminazione delle donne.

Con orgoglio e fermezza, noi pensiamo che la nostra strada sia quella del saper ben discernere per poi regolamentare con rispetto, correttezza e senza meschinità”.

 
 

1 COMMENTO

  1. L’ utero in affitto… ma si può affittare un utero? L’interruzione di gravidanza, a quanti mesi? I bambini siano essi embrioni o nati, sono figli di Dio dal concepimento. Ricordatevelo voi che proclamate la “libbertà”!
    Arriverà il Giudice e vi chiederà ragione di questo scempio.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here