Geometrie di poesia e colore nell’arte di Salvadori

Da domani in Gran Guardia la retrospettiva più significativa dedicata all'artista mantovano

Giulio Salvadori con una sua opera
 
 

Sabato 16 dicembre verrà presentata la retrospettiva intitolata a Giulio Salvadori. Tassonomia di uno sguardo al Palazzo Espositivo della Gran Guardia a Verona.

Dalle ore 17:00 il curatore della mostra, Federico Martinelli, ci invita ad intraprendere un cammino che percorre la carriera del pittore mantovano attraverso circa ottanta opere di differenti formati e si snoda tra le tematiche più identitarie dell’artista: dal rapporto dell’essere umano con sé stesso e con il paesaggio, oltre al rapporto con il mondo lavorativo e il Sacro. “Un mondo, quello di Salvadori, che si fa forte di una matrice culturale ben radicata verso il racconto dell’Uomo: vizi e virtù, disagio e serenità, fatica e lavoro” – sottolinea Martinelli.

La retrospettiva di Salvadori, organizzata dall’Associazione Culturale Quinta Parete con la collaborazione del Comune di Verona, è in grado di emozionare grazie a un’arte intensa, introspettiva, pienamente asseribile alle ricerche compositive e cromatiche del pittore.

La quotidianità del lavoro, della famiglia e degli affetti, di un particolare rapporto con la religione, del legame profondo con la sua terra, che ogni giorno vede affacciato alla finestra del suo studio e che gli si spalanca davanti in tutta la sua straordinaria intensità. Un’arte che dimostra sicurezza e pienezza e che è permeata di un’armonia evidente anche nelle raffigurazioni più introspettive e cupe. Elementi che danno forma ad una mostra genuina, vera, che mette a nudo alcune delle difficoltà proprie del periodo storico in questione, ma certamente autentica.

“Un viaggio entusiasmante che scopre uno spaccato di Novecento, che abbraccia gli stilemi di un secolo che ha contribuito ad esportare il “marchio Italia” nel mondo. Salvadori – prosegue il curatore – è il primo artista nato al di fuori dei confini veneti che presento in Gran Guardia e questo lo considero un grande privilegio.”

La mostra, in contemporanea a Van Gogh  Alive – The Experience, ospitata nel medesimo Palazzo, e alla mostra Botero presso Amo – Palazzo Forti, ben si colloca e amplia l’offerta della città, una Verona sempre più vocata all’arte, grazie anche alla sensibilità dimostrata dall’Assessore alla Cultura, Francesca Briani.

Il catalogo, che potranno acquistare i visitatori, presenta oltre alle opere della mostra, una nutrita selezione di saggi e scritti dedicati a Salvadori da critici e storici dell’arte. L’evento, a ingresso gratuito, è aperto tutti i giorni dal 17 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018, dalle 10:00 alle 19:30.

 
 
Sono nato a Verona, città di Cangrande Della Scala e di Romeo e Giulietta. Qui mi sono laureato in Scienze della Comunicazione per poi conseguire nel 2011 la laurea magistrale in Giornalismo e Relazioni Pubbliche. Tra il 2010 e 2011 ho trascorso un periodo di studio in Spagna per frequentare il corso di Periodismo Deportivo (giornalismo sportivo) presso la Universitat de Valencia con il prof. Alfonso Gill e dove ho concluso la stesura della mia tesi. Nonostante il lavoro e la pubblicazione di articoli, per diletto nel 2016 mi sono iscritto al corso magistrale di Discipline Artistiche abbinando interviste ad artisti italiani; un modo come un altro per approfondire con dedizione e impegno una passione. Altre sfere di interesse: politica (ci sarà un motivo per il quale avrei voluto diventare un inviato in zone di guerra, o no?) Cucina (intesa come degustazione, ai fornelli mi difendo, ma con la forchetta in mano esprimo al meglio tutto il mio potenziale).

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