Futuro AGSM non allineato alle direttive regionali. Croce: “Per lo stesso motivo sono stato fatto fuori”

 
 

Il movimento Prima Verona coglie con soddisfazione il pronunciamento unanime del consiglio regionale veneto sulla necessità di avviare un percorso aggregativo su base regionale delle aziende multiservizi locali.

Purtroppo però, la fusione tra AIM e AGSM diventa difficile perché i vicentini stanno dialogando solo con DOLOMITI.

Registriamo il ritardo di un anno rispetto all’autunno scorso, quando il Presidente di Agsm Croce invocava e lavorava per la Multiutility del Veneto, ma spazio ce n’è ancora e occorre muoversi. Per impedire a Croce di portare avanti il disegno regionale con Aim Vicenza e Ascopiave il sindaco ha benedetto la sua defenestrazione.. Ora cosa farà Sboarina nei confronti di tutti i consiglieri regionali…?” – si chiede il capogruppo di Prima Verona in Comune Mauro Bonato. A cui fa eco proprio Michele Croce, da sempre strenuo sostenitore della Multiutility del Veneto.

“È sempre stato il progetto a cui ho lavorato da Presidente di Agsm, lo dimostrano le mie uscite pubbliche, le mie comunicazioni al sindaco e la relazione ufficiale presentata alla Commissione Consiliare del Comune di Verona. Per questo sono stato fatto fuori.

Ora, ciò che importa, è che Agsm non sia svenduta a Milano o Bologna come qualcuno tenta ancora di fare, ma segua la linea di sviluppo naturale veneta e triveneta. Prima di Milano, prima degli interessi personali, particolari o partitici, viene Verona e con essa la nostra regione”.

 
 

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