Fusione AGSM, la Maggioranza si spacca – PD: “Linea suicida di Sboarina”

 
 

Il consiglio di amministrazione di Agsm, interrotto bruscamente dall’abbandono dei consiglieri di Lega e Verona Domani, crea confusione nella partecipata di Lungadige Galtarossa mentre si stanno decidendo le sorti della presunta fusione con A2A.

Secondo Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani, “la strategia del Sindaco Sboarina per una fusione alla cieca con A2A è indigeribile e invotabile per una parte della stessa maggioranza ritornata sulle posizioni delle minoranze che da sempre chiedono trasparenza e garanzie oltre che sulla fusione anche su tutte le partite collegate, dal futuro di Amia al mantenimento dei livelli occupazionali.

La strategia di Sboarina è contraria agli interessi immediati di Agsm in quanto l’assoluta mancanza di trasparenza espone l’azienda a verifiche sia da parte della Corte dei Conti che dell’Autorità Anticorruzione, come già accaduto in occasione dell’operazione tra A2A e Lgh.

La linea suicida del Sindaco viene purtroppo abbracciata dal presidente del Consiglio comunale Ciro Maschio, che in queste ore è arriva a negare alla Settima Commissione Controllo la possibilità di riunirsi per esaminare le denunce a mezzo stampa di Hera e altri aspiranti all’alleanza con Agsm-Aim, nonché sui pasticci commessi in Amt con le selezioni per il nuovo direttore generale”.

“Come Pd – concludono i consiglieri – ribadiamo che la via maestra per rafforzare il ruolo di Agsm nel libero mercato è quella della selezione di un partner strategico mediante procedura ad evidenza pubblica. Ora forse se ne è accorta anche una parte della maggioranza. Confidiamo che lo faccia anche il Sindaco.

 
 

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