Furto in Stazione, la Polizia arresta i responsabili

 
 

Giovedì pomeriggio gli agenti delle Volanti della Questura di Verona hanno tratto in arresto due giovani marocchini resisi responsabili del reato di furto aggravato ai danni di una ragazza quindicenne residente a Buttapietra.

Nello specifico, intorno alle ore 14.00, giungeva, presso la Centrale Operativa della Questura, la notizia di un furto avvenuto in piazzale XXV aprile.

La vittima, subito accorsa negli uffici della Polizia Ferroviaria di Verona Porta Nuova, denunciava di essere stata accerchiata da tre ragazzi magrebini mentre attendeva l’arrivo dell’autobus, in compagnia di un’amica.

Secondo le testimonianze rese, nel giro di pochi secondi, mentre uno dei ragazzi la colpiva alla spalla, gli altri le si avvicinavano impedendole la via di fuga e in quel frangente uno di loro le sfilava con facilità il telefono dalla tasca per poi salire sul primo autobus in procinto di partire.

La ragazza, P. L., insieme all’amica, nel tentativo di recuperare il maltolto, saliva a sua volta sull’autobus ma si accorgeva che i tre ladri, con estrema scaltrezza, forzavano la chiusura della porta centrale del pullman e riuscivano a darsi alla fuga.

La descrizione precisa dei malviventi fornita dalla vittima, veniva a quel punto diramata a tutte le volanti di zona.

Considerato il breve lasso temporale intercorso tra il compimento del reato e l’acquisizione delle informazioni, accertata l’assenza dei tre individui in stazione e valutati gli itinerari degli autobus in partenza in quell’arco di tempo, gli agenti delle volanti decidevano di percorrere i tragitti ipotizzati.

Due dei malviventi venivano individuati mentre scendevano dal pullman diretto in ZAI.

Fermati all’inizio di Stradone Santa Lucia e sottoposti a controllo, i poliziotti rinvenivano all’interno della tasca dei pantaloni di uno dei due, L.W., marocchino di 21 anni, un cellulare del quale il ragazzo non sapeva indicare la provenienza.

Da accertamenti successivi si riusciva a risalire all’intestatario del telefono, un brasiliano che era stato derubato lo stesso giorno mentre si trovava a bordo di un autobus.

All’interno dell’auto di servizio, utilizzata per accompagnare i due giovani presso gli uffici della Questura, gli agenti scoprivano inoltre una micro sim nascosta sotto il sedile in plastica ove era seduto il ventunenne, verosimilmente da lui stesso occultata durante il tragitto.

Gli accertamenti consentivano di individuare con certezza il legittimo proprietario: lo stesso brasiliano che era stato derubato del telefono rinvenuto nelle tasche di L.W..

Il dispositivo conteneva invece un’ulteriore scheda sim, intestata a un cittadino italiano di 80 anni, nato a Verona e residente a Rovereto.

Visti i forti sospetti nutriti nei confronti dei due stranieri, gli agenti provvedevano a contattare la vittima derubata in stazione per sottoporla a riconoscimento mediante individuazione fotografica.

La ragazza, una volta visionate le immagini, indicava senza ombra di dubbio, come responsabili del furto, quelle dei due soggetti fermati.

Alla luce delle risultanze investigative, i poliziotti procedevano all’arresto di L.W. e di B.A., trentenne, anch’esso di nazionalità marocchina per il reato di furto aggravato in concorso con persona rimasta ignota.

Il L.W. veniva inoltre denunciato in stato di libertà per il reato di ricettazione per la detenzione del telefono cellulare di proprietà del brasiliano, immediatamente riconsegnato al legittimo proprietario.

Ieri mattina, in sede di rito direttissimo, il giudice, dopo la convalida dell’arresto, ha condannato in patteggiamento L.W. a 8 mesi di reclusione e 400 euro di multa e B.A. a 6 mesi di reclusione e 200 euro di multa. Pena per entrambi sospesa.

 

 
 
Sono di Verona, nato il 15 gennaio, quindi Capricorno. Ho un temperamento deciso ma anche la giusta allegria per le origini senesi del nonno paterno. Ho una laurea magistrale in editoria e giornalismo conseguita con il massimo dei voti. Iscritto All’ODG del Veneto, nel tempo libero sono istruttore minibasket a Lugagnano. Scrivo per il Corriere dello Sport. Credo neello sport per tutti. Nel 2014 la mia passione mi ha portato a Sochi per seguire i Giochi Paralimpici Invernali. Amo il Teatro: Shakespeare in particolare. Mi piace il nuoto e quando posso vado in mountain bike. Sono sincero: dico sempre quello che penso. Sempre di corsa ma mi piace così.

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