Fumata Bianca, approvato il Bilancio che tutela i deboli e finanzia gli Enti

 
 

Senza innalzare le tasse sono state garantite dall’Amministrazione le risorse necessarie per tutelare le fasce più deboli della popolazione e, al contempo, il finanziamento di alcune società partecipate al fine di portare avanti progetti per la città. Nello specifico, l’aumento di capitale di AMT3 per il filobus e la copertura delle maggiori spese a carico di Agec per i costi del servizio di refezione scolastica.

Come anticipato più di due mesi fa dalla nostra redazione , le scelte dell’Amministrazione hanno preso il corso previsto dall’Assessore al Bilancio Michele Bertucco; ieri, in sala Gozzi, il Consiglio ha approvato, nella sesta seduta dall’inizio dell’esame in Consiglio, il Dup e il Bilancio di previsione 2023 – 2025.

“Garantita la continuità al Piano degli investimenti, salvaguardando gli equilibri di bilancio, nonostante la forte crescita della spesa pubblica generata dalla crisi energetica in atto” – l’incipit di Bertucco.

Un bilancio approvato grazie ad un complesso lavoro di mediazione portato avanti fin dalle prime sedute dall’Amministrazione con i consiglieri della minoranza che giunge nei tempi previsti dalla legge (30 aprile). Un accordo che ha consentito di approvare in tempi più rapidi rispetto al passato il documento di bilancio e trovato il favore oltre che dell’Assessore, anche del Primo Cittadino.

“Ringrazio tutti i consiglieri per il risultato raggiunto – evidenzia il sindaco Damiano Tommasi -, questo primo bilancio è figlio di quel dialogo che ha contraddistinto la nostra azione politica fino ad oggi e il nostro modo di amministrare. Possiamo fare meglio, continuando a credere nell’apertura e il confronto corretto che valorizzi anche le posizioni delle minoranze, quando costruttive e in favore della città. Una modalità con cui è possibile dare vita a una diversa quotidianità nella gestione amministrativa”.

Punti principali d’azione.

Aumento di capitale sociale di AMT3 pari a 1.500.000 euro, incremento dei costi per la refezione scolastica gestita da Agec, pari a 1.300.000 euro per il 2023;

Non Tax Area passa da 10 mila a 12 mila euro, allargando così la fetta di veronesi che dal 2023 in poi non dovranno pagare l’aliquota, fissata nella misura dello 0,80% sul reddito imponibile;

Nessuna variazione è prevista per l’imposta comunale sugli immobili, che resta uguale anche per il 2023 e sono confermati i valori delle aree fabbricabili.

“Le risorse – entra nel dettaglio Bertucco – sono state principalmente riversate nei confronti dei cittadini in difficoltà, sulle voci famiglia, minori, sociale e cultura, che sono le macro aree d’intervento su cui si delinea l’impegno dell’Amministrazione. Un piano d’azione già definito nelle linee di mandato, che ora prende corpo e sostanza nel bilancio 2023 che, oltre a salvaguardare gli equilibri economici senza alcun aggravio di costi per la comunità veronese, ha predisposto un programma mirato di intervento economico. Vi rientrano in particolare: nuovi sostegni a favore di cittadini in difficoltà economiche, con +3 milioni di euro provenienti dal Fondo povertà. Gli sgravi fiscali con l’innalzamento della soglia minima di esenzione dell’addizionale Irpef, con un incremento di 7.300 cittadini rispetto alla soglia precedente. E, ancora, 1.400.000 mila euro per i minori, di cui 400 mila dal Comune e 1 milione dallo Stato, per azioni a sostegno dei minori non accompagnati. Stanziati infine 700 mila euro per interventi in favore della cultura e 200 mila per il potenziamento dei servizi dedicati alla popolazione più anziana e disagiata”.

 
 

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