Forza Italia-Tosi, accordo a metà tra condizioni capestro e convenienza

 
 

L’annuncio romano di Forza Italia in appoggio a Tosi accende la spia dell’anomalia, spezza la convenzione della vicinanza del partito fondato da Berlusconi al centrodestra veronese, e il motivo non è da ricercarsi nelle incomprensioni nazionali con Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia.

Le tempistiche dilatate dell’accordo sottendono un tira e molla con malesseri interni dei dirigenti capitolini che ob torto collo si sono piegati ad un’alleanza che tuttavia ha un sapore agrodolce. Ecco il perché.

RETROSCENA

La decisione di coalizzarsi con l’ex primo cittadino è dipesa principalmente da due fattori:

1) ventilata fuoriuscita da Forza Italia del consigliere regionale Alberto Bozza (uomo di fiducia di Tosi), che era pronto a confluire nel gruppo misto;

2) ticket Forza Italia-Tosi per doppia tornata elettorale.

Se il primo punto non ha bisogno di tanti chiarimenti talmente è evidente il rischio di perdere una casella rappresentativa in Veneto se Forza Italia si fosse schierata con Federico Sboarina, il secondo invece deve essere approfondito.

REWIND

Un mese fa da Roma predisposero il proprio sondaggio interno su Verona, il cui risultato attestava Sboarina ad oltre il 40%, Tommasi sopra il 35%, Tosi in difficoltà sotto il 15% e Forza Italia impantanata in percentuali miserrime. Da qui l’illuminazione del ticket, con Tosi che inserirebbe nella lista FI alcuni dei suoi uomini migliori per gonfiare le percentuali del partito, favore che verrà poi restituito l’anno venturo in ottica elezioni politiche, quando Forza Italia proverà a lanciare Tosi in Parlamento.

Svelato il mistero dell’accordo Forza Italia-Tosi, all’appuntamento elettorale del prossimo 12 giugno la sfida sarà tra Sboarina e Tommasi. Il voto utile coinvolgerà solo loro due. Se in tanti lo capiranno, Verona non rischierà il ballottaggio e avrà il suo Sindaco già al primo turno.

L’Usciere

 
 

1 COMMENTO

  1. … e Tosi andrebbe in parlamento con la casacca di Forza Italia? Non sembra corra buon sangue tra i due, e il Presidente Berlusconi non credo abbia ricevuto Tosi alla sua residenza nel corso degli ultimi 10 anni… nonostante spesso gli sia stato chiesto. Con la riduzione del numero dei parlamentari e con il mantenimento dell’attuale legge elettorale la vedo dura. Mah… il tempo è galantuomo.

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