Fondazione Arena, richiesto un Consiglio Comunale straordinario

 
 

Ieri è stata inviata una richiesta al Presidente del Consiglio comunale di Verona, al Sindaco di Verona e a tutte/i le/i Capigruppo di convocare un Consiglio Comunale straordinario per discutere la situazione di Fondazione Arena di Verona.

La spaccatura registrata nei giorni scorsi nel Consiglio di Indirizzo di Fondazione Arena, che ha portato al rinnovo della carica a sovrintendente della prof.ssa Cecilia Gasdia senza l’unanimità, è infatti fonte di grande preoccupazione non soltanto per le organizzazioni sindacali ma anche per lavoratrici e lavoratori. L’importanza del Festival Areniano 2023, però, richiede la massima coesione tra l’amministrazione comunale, tutti i soci, i vertici aziendali e le organizzazioni sindacali.

Per Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Fials Cisal non è ammissibile che la vigilia del Festival, evento importantissimo per l’intero territorio veronese anche perché produce grandi vantaggi economici per diverse categorie, sia caratterizzato da un clima eccessivamente teso e soprattutto preoccupa molto la totale mancanza di armonia all’interno della Fondazione (elemento fondamentale per la buona riuscita del Festival).

“Si ritiene indispensabile quindi, ricercare soluzioni che consentano di ripristinare un clima sereno e costruttivo – si legge in una nota – perché gli eventuali problemi nel corso del Festival 2023 potrebbero avere da un lato pesanti ripercussioni sui livelli occupazionali e salariali di lavoratrici e lavoratori (situazione già vissuta qualche anno fa) e dall’altro ricadute negative anche sul Consiglio di Indirizzo, sui vertici di Fondazione Arena di Verona e sulla classe politica locale e nazionale.

Si auspica quindi che la richiesta inviata dalle segreterie Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Fials Cisal venga accolta e che il Consiglio Comunale possa, in maniera trasparente e scrupoloso, analizzare e discutere la situazione, le possibili ricadute ma soprattutto trovare soluzioni che possano scongiurare lo scenario peggiore”.

 
 

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