Fondazione Arena presenta la Stagione Artistica 2026

 
 

Sarà un anno speciale e ricco di sfide per Fondazione Arena di Verona. La Stagione Artistica 2026, presentata ieri sera al Teatro Filarmonico, si preannuncia come una delle più intense degli ultimi anni, con 42 serate di spettacolo tra opera, danza e concerti sinfonici, oltre a un fitto programma di attività collaterali, prove aperte, spettacoli per famiglie e tournée internazionali.

Un anno in cui Verona sarà sotto i riflettori del mondo: da un lato per la prima trasferta oltreoceano di un intero teatro d’opera, con le recite di Aida in Australia, dall’altro per le cerimonie olimpiche che si terranno in Arena, evento che catalizzerà l’attenzione internazionale sulla città scaligera.

Sette produzioni tra lirica e balletto

La Stagione d’Opera e Balletto 2026 prevede sette produzioni, cinque titoli d’opera e due balletti. Il nuovo anno si aprirà nel segno di Mozart, con Don Giovanni dal 18 al 25 gennaio per il Festival Mozart a Verona. In febbraio, il Teatro Ristori ospiterà eccezionalmente L’Olimpiade di Vivaldi, in una raffinata produzione del Théâtre des Champs-Élysées, in scena dal 23 febbraio al 1° marzo, in coincidenza con le Olimpiadi, con un’anteprima su invito il 21 febbraio.

Dal 22 al 29 marzo tornerà al Filarmonico il Falstaff di Verdi, in un allestimento proveniente dal Teatro Regio di Parma. Dopo la pausa estiva, il teatro riaprirà dal 25 ottobre al 1° novembre con un dittico inedito: Jeu de cartes di Stravinskij e Amelia al ballo di Menotti, mai rappresentata prima a Verona. Chiuderanno la stagione La Bohème di Puccini (22-29 novembre) e il balletto Il lago dei cigni (13-31 dicembre), reduce dal successo dello scorso anno e atteso anche al Regio di Parma.

Otto concerti sinfonici in primavera

A causa dei grandi eventi che coinvolgeranno Verona nei primi mesi del 2026, la Stagione Sinfonica prenderà il via in primavera con otto appuntamenti in abbonamento, ciascuno in doppia data e, in molti casi, replicati in altre città venete come Rovigo, Treviso, Schio e Vicenza. I programmi spazieranno dal Settecento alla contemporaneità, con un’attenzione particolare al repertorio tardoromantico e al Novecento storico, oltre a nuove commissioni in prima assoluta.

Saranno protagonisti grandi lavori sinfonico-corali di Rossini e Beethoven, e un parterre di direttori e solisti di fama internazionale: tra i nomi attesi, Francesco Lanzillotta, Giulio Prandi, Giuseppe Grazioli, Gianna Fratta, Patrick Lange, Oleg Caetani, Ramón Tebar, Lü Jia, Alpesh Chauhan, e i solisti InMo Yang, Johannes Moser, Aleksandr Malofeev e Sergej Nakarjakov.

Un teatro sempre più casa dei veronesi

Durante la presentazione, la sovrintendente Cecilia Gasdia, affiancata da Stefano Trespidi (vicedirettore artistico), Francesco Ommassini (segretario artistico) e dal giornalista Alberto Mattioli, ha illustrato i programmi e i cast delle nuove produzioni. Presente anche il consigliere comunale Pietro Trincanato, insieme a numerosi abbonati e appassionati.

«Annunciamo la Stagione 2026 – ha dichiarato Gasdia – alla vigilia di Pazzi per l’opera, un evento che ben rappresenta il nostro obiettivo: essere vicini alla città e al pubblico, condividendo passione e bellezza. Il Filarmonico vuole essere una casa per tutti, luogo di crescita, incontro e scoperta».

Trespidi ha annunciato anche la nascita di un “Filarmonico Off”, una rassegna parallela di eventi diffusi in città, mentre Mattioli ha sottolineato l’equilibrio della stagione «fra titoli popolari e riscoperte coraggiose, come L’Olimpiade di Vivaldi e Amelia al ballo di Menotti».

Trincanato ha elogiato la Fondazione per la «programmazione ricca e articolata, capace di coniugare proposte per i cittadini con attrattive per il pubblico nazionale e internazionale, in un anno che vedrà Verona protagonista delle Olimpiadi».

Abbonamenti e carnet

Gli abbonamenti si potranno rinnovare dal 14 ottobre al 16 novembre, mentre la nuova campagna abbonamenti partirà il 18 novembre. Dal 25 novembre sarà aperta la vendita dei biglietti anche online sul sito www.arena.it.

La stagione sarà accompagnata da incontri di approfondimento gratuiti realizzati con l’Accademia Filarmonica, da progetti per le scuole e le famiglie, e da rassegne parallele come Arena Young e Musei in Musica, a conferma della vocazione del Teatro Filarmonico a essere un punto di riferimento culturale aperto e vivo per Verona e per il pubblico internazionale.

 
 
Mauro Bonato
Classe 1959. Sono iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1983. Sono stato il responsabile dell’ufficio stampa di Amia per oltre trent’anni. Appassionato di storia e cultura veronese ho fondato la rivista Civiltà veronese e una casa editrice che ha pubblicato importati volumi, tra cui alcuni racconti inediti di Emilio Salgari e “Le invenzioni del cerusico coltelli di Berto Barbarani”. Appassionato di storia religiosa ho pubblicato oltre mille schede biografiche di santi, beati, venerabili e servi di Dio. Dopo aver fatto il parlamentare, il sindaco e il consigliere comunale, da pensionato voglio torno ad occuparmi di quanto mi appassiona.