Fondazione Arena incontra gli studenti dell’Università per raccontare la Bohème

 
 

Nell’intenso calendario autunnale di Fondazione Arena di Verona, che ha visto realizzarsi due nuove produzioni operistiche, quattro concerti, una rassegna di spettacoli per le scuole primaria e secondaria, i nuovi Family Concert, una tournée nei teatri lombardi e una collaborazione con la Verona International Piano Competition, non poteva mancare un evento inedito volto alla conoscenza e alla formazione del nuovo pubblico più giovane, in un incontro organizzato appositamente presso l’Ateneo veronese. 

Grazie all’ospitalità dell’Università degli Studi di Verona e alla collaborazione dei professori NicolaPasqualicchio (docente di Storia del Teatro), Vincenzo Borghetti (docente di Storia della Musica) e Arnaldo Soldani (responsabile del Dipartimento Culture e Civiltà), martedì 29 novembre si è tenuto questo primo incontro volto ad illustrare le tariffe speciali e le iniziative dedicate ai giovani e agli studenti universitari da parte di Fondazione Arena, sia per il Festival estivo che per l’intera Stagione Lirica e Sinfonica al Teatro Filarmonico, nell’ottica di un maggiore coinvolgimento delle nuove generazioni nella vita del teatro della propria città come centro di arte, cultura, aggregazione sociale, intrattenimento, crescita. I professori hanno ribadito quanto le diverse discipline e competenze del Dipartimento si fondano concretamente nell’opera, veicolo della lingua italiana nel mondo.  

Vero focus dell’incontro è stata però la presentazione in anteprima della nuova produzione de La Bohème di Puccini, opera che più di altre parla di giovani mostrandoli in scena, narrandone amicizie, sogni, difficoltà economiche, malattie, amori. 

Cecilia Gasdia, Sovrintendente e Direttore Artistico di Fondazione Arena, emozionata nel tornare nel proprio ateneo dopo molti anni proprio nel 98° anniversario della scomparsa di Puccini, ha presentato la programmazione artistica 2023, quindi ha raccontato l’opera La Bohème accompagnando al pianoforte alcuni protagonisti impegnati nelle prove di questi giorni, tutti giovani, molti dei quali al debutto veronese: i soprani Karen Gardeazabal Giuliana Gianfaldoni e il tenore Galeano SalasStefano Trespidi, Vice-Direttore Artistico della Fondazione e regista di questa Bohème ha spiegato il contesto originario del libretto e le ragioni della nuova drammaturgia, evidenziando quanto l’opera sia patrimonio di tutti, un prodotto culturale anche per i giovani, come emergerà nella nuova produzione. 

L’aula gremita di ragazzi attenti ed entusiasti ha accolto con calore gli interventi e la musica di Puccini. La nuova produzione de La Bohème, ultimo titolo della Stagione Lirica 2022, andrà in scena per quattro recite dall’11 al 18 dicembre.

 
 

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