Le Segreterie di SLC CGIL, UILCOM UIL, FIALS CISAL unitamente ai rispettivi delegati, in concomitanza dello spettacolo “Romeo+Giulietta” – evento programmato in coincidenza del Festival Areniano, ma prodotto in autonomia da Arena di Verona s.r.l. – ribadiscono la propria contrarietà e preoccupazione “rispetto ad un comportamento che introduce palesemente un modello privatistico in un sistema culturale pensato per trasmettere conoscenza e cultura, e non lucro per privati“.
Le Organizzazioni Sindacali, appena avuta notizia della cosa, hanno immediatamente preso posizione, sia attraverso comunicati stampa che chiedendo incontri alla Sovraintendente e al dott. G. Mazzi, patron di Arena di Verona s.r.l..
“Purtroppo – si legge in una nota – non ricevendo che confuse scuse dalla Sovrintendente e nessun contatto con il dott. Mazzi denunciamo che tale situazione è stata segnalata al competente Ministero chiedendo un suo intervento, stante la pericolosità di quanto stava accadendo e la palese contraddizione che Fondazione apriva rispetto ai propri stessi interessi e a quelli dei lavoratori. Situazione tanto più grave in quanto in recente “uscita” dal piano di risanamento monitorato dal Ministero stesso.
Nessuna notizia, invece, ci viene da quanto più volte annunciato e ufficialmente dichiarato dal rappresentante della Regione del Veneto in Consiglio circa la ricostituzione di un corpo di ballo capace di operare anche su base regionale”.
“Non ci rassegniamo – concludono le Segreterie di SLC CGIL, UILCOM UIL, FIALS CISAL – ad assistere impotenti ad un ulteriore tentativo di depauperare il patrimonio artistico e professionale dei Lavoratori di Fondazione, né che ricavi e punteggi Fus siano destinati a chissà quali tasche anziché alla missione statutaria e istituzionale di Fondazione Arena”.