Il Fogolâr Furlan di Verona rievoca Tina Modotti

 
 

Il prossimo sabato 3 febbraio il Fogolâr Furlan di Verona propone un doppio appuntamento, tra cultura e convivio: alle 18, nel teatro dell’istituto “Figlie di Gesù” (via S. Cosimo, 3, a pochi metri dalla sede del Fogolâr stesso, in centro) si svolgerà un momento di intrattenimento culturale e artistico-musicale, inerente la storia dell’attrice, fotografa e attivista friulana Tina Modotti (1896-1942), ad ingresso gratuito e libero. Lo spettacolo ripercorre le vicissitudini di Tina, dall’infanzia udinese fino alla morte in Messico, attraverso le emozioni e la fierezza, gli abbandoni e le incertezze, gli slanci febbrili e le delusioni di una vita vissuta senza sconti, terminata esattamente 76 anni fa, il 5 gennaio, stroncata da un infarto in un taxi, a Città del Messico. Parole, canto e musica legata ai suoi luoghi e alle sue geografie, si fonderanno per ridisegnare un efficace ed intenso ritratto. Senza dimenticare il sentito epitaffio composto per lei da Pablo Neruda, “(…)Puro è il tuo dolce nome, pura la tua fragile vita: di ape, ombra, fuoco, neve, silenzio, spuma, d’acciaio, linea, polline, si è fatta la tua ferrea, la tua delicata struttura (…).

Alle ore 20, previa prenotazione, nella sede dell’associazione verrà organizzata una degustazione (riferimenti: [email protected] – presidente Enrico Ottocento [email protected]).

 

 

 

 

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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