Filovia, “non è vero che i cantieri sono stati chiusi”

 
 

“Siamo d’accordo con il Sindaco: non è un caso che ieri il primo cittadino si trovasse a dichiarare chiusi i lavori stradali del filobus dal cantiere di via Fedeli a San Michele, dal momento che quello è uno dei pochi realmente conclusi mentre molti altri cantieri in tanti quartieri sono ancora in alto mare”.

A nome del gruppo consiliare comunale Pd Verona, Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani commentano la dichiarata chiusura dei cantieri della Filovia da parte di Federico Sboarina.

“Ai cittadini di Borgo Venezia e di Borgo Roma basta infatti aprire le finestre per constatare che il cantiere di via Dalla Corte è fermo da settimane allo stesso punto, che in via Scuderlando si attende ancora la realizzazione della banchina, che tra via Tunisi e via Comacchio i lavori sono ancora molto lontani dal venire conclusi.

Ci chiediamo allora se il Sindaco conosce il significato del termine “tassativo” con cui lo febbraio scorso in conferenza stampa, tutto imbronciato, aveva qualificato la data del 14 maggio come termine ultimo, “legalmente vincolante”, per terminare i lavori e far cessare i disagi.

E’ curioso, poi, che a febbraio la responsabilità dei cantieri eterni venisse imputata all’impresa mentre oggi il Sindaco rivendica il merito di averne chiuso una parte, glissando appunti su quelli che restano ancora aperti.

Se abbiamo capito bene il Sindaco vorrebbe essere ringraziato per avere avviato dei semplici lavori di riasfaltatura, propedeutici al filobus, nella prima metà del 2019 e di averli solo parzialmente richiusi ben due anni dopo. E il mega cantiere di via Città di Nimes? E lo sdoppiamento del filobus tra via Pisano e viale Spolverini? E il passaggio in via San Paolo? A quando l’aggiornamento tecnologico del mezzo? E l’interlocuzione con il Ministero? A quando la realizzazione dei parcheggi scambiatori? Nebbia fitta.

Ad ottobre 2020 Sboarina aveva disdetto unilateralmente il contratto di appalto con le imprese per poi rinnovarlo negli stessi identici termini cinque mesi dopo. L’unica cosa cambiata nel frattempo è la data di entrata in esercizio del filobus, slittata dal gennaio 2022 e metà 2024. Se non è una presa in giro questa, lo giudicheranno i cittadini”.

 
 

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