Festa in Rosso, “attacco squadrista di gente che di tanto in tanto emerge dalle fogne“

 
 

Il Gruppo di Verona di +Europa esprime tutta la propria vicinanza e solidarietà alle vittime dell’aggressione fascista perpetrata la notte del 18 luglio alla “Festa in Rosso”, nonché ai suoi organizzatori, ed il proprio apprezzamento alle forze dell’ordine che hanno prontamente identificato i responsabili. Auspichiamo che i procedimenti giudiziari facciano il loro corso.

Solidarietà anche da parte di Rifondazione Comunista che sottolinea “l’attacco squadrista in piena regola con spranghe e petardi che ha causato il ferimento di tre persone. Gli autori di tali aggressioni, riconducibili a Forza Nuova, sono gli stessi che mesi fa aggredirono delle famiglie inermi in pieno centro storico mentre festeggiavano la propria squadra d’origine.

Verona negli ultimi 15 anni è stata un laboratorio della destra, sperimentando in anticipo una piattaforma politica ed alleanze oggi riprodotte da chi governa questo paese.

A Verona, purtroppo, per troppi anni ha dettato legge una politica cementata nell’intolleranza e nell’odio, con movimenti neo-fascisti direttamente presenti nelle stanze del potere cittadino ed apripista, insieme ai loro alleati, di campagne contro chiunque esprimesse una diversità.

Il modus di quella Verona nera e violenta, oggi finalmente fuori da Palazzo Barbieri, di tanto in tanto riemerge dalle fogne e si esprime nell’unico modo che conosce: attaccando una festa di un partito oggi, aggredendo una famiglia sei mesi fa, ammazzando in pieno centro storico, come fu con Nicola Tommasoli. Pensano di essere liberi di farlo perché per molti anni lo sono stati, nei fatti, considerati parte funzionale del potere. 

Molte volte queste aggressioni a Verona sono state trattate al rango di ‘risse’ senza curarsi della legge Mancino e dell’ipotesi che siano causate da vere e proprie associazioni a delinquere, con finalità di discriminazione.

A tutti gli organi istituzionali, tra cui Prefettura, Questura, Procura e Comune, chiediamo, ognuno nel proprio ruolo, un impegno concreto affinché si facciano promotori della fondamentale istanza di scioglimento immediato di tutte le organizzazioni neofasciste, applicando finalmente la legge”.

Anche il movimento Traguardi esprime solidarietà e vicinanza agli attivisti e ai militanti di Rifondazione comunista aggrediti.

“Condanniamo senza mezzi termini questo gesto squallido e premeditato di violenza squadrista e ci appelliamo a una mobilitazione generale della politica affinché episodi di chiara intolleranza non vengano derubricati a semplice goliardia, com’è accaduto spesso in passato nella nostra città. La libertà di pensiero è un pilastro della società democratica, ma non può esistere giustificazione per chi pensa di esprimere le proprie idee con la violenza. Al contrario, le occasioni di confronto e di dibattito vanno incoraggiate sempre di più, poiché contribuiscono a combattere l’intolleranza aggressiva, la paura e la faziosità”.

 
 

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