Femminicidio – Bertucco, PD e Tosi concordano: “Non basta reprimere, serve prevenire ed educare”

 
 

Un nuovo femminicidio scuote la provincia di Verona. A Castelnuovo del Garda, Jessica Stapazzolo Custodio de Lima è stata uccisa dal compagno, un uomo che si trovava già sottoposto a controllo con braccialetto elettronico. Un dettaglio che pesa e che, ancora una volta, interroga la società e le istituzioni sull’efficacia delle misure di tutela per le donne vittime di violenza.

«Questo ennesimo femminicidio annunciato – sottolinea Michele Bertucco, candidato al Consiglio regionale del Veneto per Alleanza Verdi e Sinistra – ci obbliga a guardare in faccia le fragilità che attraversano la nostra società. Non basta la repressione se non si costruiscono reti di protezione e prevenzione».

Secondo Bertucco, il delitto si inserisce in un contesto di isolamento e vulnerabilità che accomuna molte situazioni di violenza domestica: «Servono luoghi sicuri, percorsi di accompagnamento, presidi territoriali capaci di intercettare il disagio prima che diventi tragedia. Per questo è urgente restituire risorse e strumenti ai Comuni, che sono gli enti più vicini ai cittadini. Il governo negli ultimi anni ha tagliato fondi vitali per la cura e la protezione delle persone».

Il candidato di AVS ribadisce inoltre la necessità di investire sull’educazione all’affettività: «Bisogna introdurre programmi formativi fin dall’infanzia e promuovere azioni di monitoraggio e formazione nei luoghi di lavoro. La prevenzione non è un accessorio, è il cuore di una società che vuole proteggere e includere».

Sulla stessa linea anche il Partito Democratico veronese, che in una nota congiunta del segretario provinciale Franco Bonfante e della portavoce delle Donne Democratiche, Sabrina Ugolini, esprime «profondo dolore e sconcerto per l’assassinio di una donna, a pochi giorni di distanza da quello di Pamela Genini a Milano».

Il PD denuncia «l’insufficienza delle attuali misure di contrasto» e l’inerzia che spesso segue le denunce: «Donne che chiedono aiuto, denunce che restano inascoltate o ritirate per paura. È inaccettabile che la violenza domestica sia ancora vista come un fatto privato e non come una questione di sicurezza pubblica che richiede interventi coordinati e immediati».

Per il partito, la chiave sta nell’educazione e nella formazione: «Occorre educare alle relazioni e alla legalità fin dalla scuola dell’obbligo, formare lavoratrici e lavoratori che si trovano a contatto con vittime di abusi e garantire sostegno costante a chi denuncia. La decisione del governo di ostacolare l’educazione sessuale nelle scuole – aggiungono Bonfante e Ugolini – rappresenta un passo indietro grave, che va contro l’evoluzione culturale e civile di cui il Paese ha urgente bisogno».

Un duplice appello, quello di AVS e PD Verona, che chiede con forza un cambio di paradigma: passare dalla repressione alla prevenzione, dal controllo all’ascolto, dalla solitudine alla rete. Perché ogni femminicidio non sia più annunciato, ma finalmente evitato.

Anche l’europarlamentare Flavio Tosi (Forza Italia) esprime dolore e sgomento per l’efferato femminicidio di Castelnuovo del Garda, con vittima la 33enne Jessica Custodia de Lima Stapazzolo: “Un fenomeno quello della violenza sulle donne e dei femminicidi che non si placa, le leggi ci sono, chiaramente l’impegno è quello di poterle migliorare sempre, ma c’è molta strada da fare sul piano della cultura del rispetto per la donna. Va sviluppata e promossa in modo capillare una cultura del non possesso, della libertà della donna. Quindi un grande lavoro va fatto sul piano della prevenzione”. 

Tosi sulla vicenda di Castelnuovo del Garda poi fa una riflessione: “Leggo che la vittima, aveva ritirato la denuncia per maltrattamenti domestici. Credo quindi che la società, lo Stato, le istituzioni, sostenendo le associazioni, debbano prodigarsi ancor di più e meglio nell’aiutare le donne a denunciare; un atto che non è facile psicologicamente, perché a volte forse si tende a perdonare l’uomo, il compagno, il marito, con la speranza che la situazione migliori. Invece la casistica dice che quando c’è violenza domestica, maltrattamenti, stalking, molestie, la situazione, anziché migliorare, spesso degenera”.