“Felicità interna lorda”: ultimo appuntamento con la danza al Camploy

 
 

La sezione danza dell’Altro Teatro si chiude sabato 5 maggio al Camploy alle ore 20.45, con “Felicità interna lorda” di Ersiliadanza, con coreografia e regia di Laura Corradi, interpreti Marco Mantovani, Alberto Munarin, Carlotta Plebs e Midori Watanabe, anche assistente alla coreografia.

«Che cos’è – si chiede Corradi – la felicità? Esiste? Come raggiungerla, riconoscerla, meritarla? Da Epicuro a Seneca, da Leopardi ai filosofi antichi e contemporanei, ogni essere pensante di ogni tempo ha formulato almeno una domanda che riguardasse la felicità. E l’ha certamente cercata per se stesso. La felicità – prosegue la coreografa – è un argomento che interessa tutti, anche chi, efficiente e produttivo a tempo pieno, non si lascia mai il tempo per riflettere sul senso della vita. Ma il profitto, alla fine, è ben poco gratificante se l’uomo che lo persegue è infelice (del resto un uomo felice è anche più efficace sul suo lavoro). Inoltre pure la qualità delle nostre relazioni è determinata dal nostro essere felici o infelici. Viene spontaneo parlarne così, in termini di redditività, forse perché la FIL (“felicità interna lorda”) è facilmente collegabile al PIL, concetto molto più conosciuto. Ma in cosa consiste la felicità? In aspettative di vita, cultura, salute, sicurezza e libertà oppure va cercata dentro di noi, sconfiggendo la solitudine, nell’amore che possiamo donare agli altri? Qualcuno dice che sia qualcosa che ritorna a te dopo che l’hai cercata per qualcun altro, che non bisogna perseguirla direttamente perché è una specie di riflesso che torna quando meno te lo aspetti. Perché tante volte quello che ci rende felici non è avere quello che vogliamo – continua la Corradi – ma sognarlo. Lo spettacolo parla attraverso un linguaggio fisico sempre fortemente in “primo piano”. La ricerca nel movimento e nelle sue diverse qualità si snoda attraverso domande, risposte e momenti di perplessità. Due donne e due uomini s’interrogano, s’illudono, s’incoraggiano in un percorso di ricerca di una felicità senza nome, condotti da un desiderio che non li abbandona. Quattro personalità molto diverse tra loro, con modalità di ricerca della soddisfazione spesso contrastanti. Perché la via per arrivare alla meta non è mai lineare e diretta e nemmeno sempre uguale a sé stessa».

Formatasi a Parigi con alcuni dei maggiori esponenti della coreografia d’avanguardia francese degli anni Ottanta e Novanta e con Carolyn Carlson, Laura Corradi frequenta successivamente la Folkwang Hochschule di Essen Werden in Germania sotto la direzione artistica di Pina Bausch. Al suo rientro in Italia fonda Ersiliadanza, con cui partecipa a prestigiosi festival come Oriente e Occidente, Romaeuropa Festival, Spoleto, La Versiliana, Torinodanza, Vignale Danza e Incontroazione e con cui compie diverse tournée all’estero.

 

 

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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