Falsità. Manipolazione. Finzione. Domani torna il Festival di Fotografia ‘Grenze’

 
 

Scatti di autori nazionali e internazionali che indagano il tema del falso e la sua manipolazione fotografica nelle sue declinazioni.

Torna, da domani, giovedì 1 settembre e fino al 26, il Festival di Fotografia Diffuso Grenze, circuito espositivo che si sviluppa tra il Bastione delle Maddalene e varie location del quartiere di Veronetta per raggiungere il Lazzaretto dove saranno esposti gli artisti emergenti.
Nel programma della quinta edizione, mostre di artisti provenienti da Giappone, Sudafrica, Serbia, Austria e Catalogna che si aggiungono alle esposizioni di fotografi italiani.
La proposta è stata curata dal docente IUSVE e critico d’arte Simone Azzoni, e della fotografa e docente Francesca Marra, affiancati da un team giovane e dinamico di studenti e appassionati di fotografia.
Per tutta la durata del festival vengono inoltre proposti eventi collaterali, conferenze, workshop e laboratori.

Il festival è realizzato in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune, con il coinvolgimento del Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri e l’ufficio Conservazione e Valorizzazione Sito Unesco e Cinta muraria di Verona. È sostenuto dallo IUSVE, dalla Fondazione Zanotto, Fimauto e Coldiretti Verona.

Tutte le informazioni sono reperibili sul sito ufficiale del Festival.
L’evento è stato presentato dall’assessore alla Cultura Marta Ugolini.
Presenti all’incontro Simone Azzoni e Francesca Marra della direzione artistica di Grenze e il responsabile conservazione e valorizzazione Sito Unesco e Cinta muraria magistrale Ettore Napione.

Verona si apre ancora una volta all’internazionalità e ospita una serie di mostre realizzate da autori provenienti da tutto il mondo – commenta l’assessore –. Un festival dislocato in diversi punti della città che offre momenti formativi e divulgativi per il piacere e la maggior comprensione del linguaggio fotografico attraverso l’intrigante tema del falso”.
Una collaborazione triennale avviata lo scorso anno con Grenze – dice Napione – per valorizzare il Bastione delle Maddalene, luogo emblematico con una particolare vocazione ad ospitare la fotografia. Il festival internazionale si adatta perfettamente al clima vivace della zona di Veronetta”.
La fotografia come inizio di un dubbio sulla veridicità di ciò che osserviamo è il filo conduttore del festival che vuole smascherare il falso per raggiungere una coscienza della manipolazione delle immagini – spiega il direttore artistico Azzoni –. Un tema attuale affrontato attraverso una serie di contributi che danno continuità alla vocazione internazionale e formativa del festival”.
Ringraziamo tutti i partner che collaborano con noi e permettono la realizzazione del festival – ha detto Marra-. Bello il coinvolgimento degli studenti, un team di giovani che aggiunge entusiasmo al progetto”.

 
 

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