“Mentre i Partiti di destra, centro e sinistra, tranne la federazione tra +Europa e Azione, si apprestano a demolire il disegno di legge Draghi sulla concorrenza fermo al Senato, per difendere le loro rendite locali, a Verona il Consiglio comunale, senza un voto contrario (6 astensioni), ritorna sui suoi passi: si riprende di fatto la ex partecipata AMIA, rilevandola dalla partecipata AGSM alla quale la aveva venduta l’amministrazione Tosi. Un’operazione contorta che alla fine dà vita ad un ennesimo carrozzone dal nome piuttosto indicativo AMIAVR S.p.A. tutto pubblico per gestire servizi disponibili sul mercato e profittevoli, quali la gestione dei rifiuti urbani e la manutenzione delle aree verdi”.
Lo dichiarano Anna Lisa Nalin e Valerio Federico, componenti della segreteria nazionale di +Europa.
“L’affidamento diretto, senza gara – proseguono – è la pratica preferita in Italia grazie alla quale i comuni autoproducono i servizi pubblici senza affidarsi al mercato e alla concorrenza. Le amministrazioni locali come quella di Verona svolgono, così il ruolo di imprenditore a costi di produzione puntualmente più alti e affidando preferibilmente ad amici e amici degli amici attività che i comuni dovrebbero limitarsi a controllare, dettando le regole, e non a gestire direttamente e senza mettere in concorrenza diversi soggetti per scegliere l’offerta migliore per i cittadini”.
“Se oggi – aggiungono Federico e Nalin – fosse in vigore il disegno di legge sulla concorrenza come proposto dal governo, il sindaco Sboarina e company, opposizioni comprese, avrebbero dovuto fornire una motivazione anticipata all’Antitrust tale da dar conto delle ragioni che, sul piano economico e della qualità, degli investimenti e dei costi dei servizi per gli utenti, avrebbero giustificato il mancato ricorso al mercato. Ovviamente queste ragioni non ci sono e non ci sarebbero state, e Sboarina e amici avrebbero dovuto procedere a una o più gare nell’affidare questi servizi. +Europa, candidandosi con Azione al governo della città a sostegno di Damiano Tommasi, chiede il ricorso alla gara per tutti i servizi pubblici locali, la separazione vera, dunque, tra controllore e controllato, nonché una sistematica misurazione della qualità di tutti i servizi resi ai cittadini”, concludono i due esponenti di +Europa.
Finalmente una presenza di competenti come i giovani di + Europa contro una scandalosa situazione di approffittatori che dopo aver malgestito con disastrosi risultatii Verona (vedi speculazioni edilizie come a S Marta, ecc.ecc.) ora girano come dei topi /roditori tra i mercatini come quello dello stadio strappando voti alla povera gente per ottenere e riprendere sedie di potere e mangiare miliardi ai veronesi.