Era doveroso un atto, non soltanto formale, per la grande Carla Fracci

 
 

Il legame di Carla Fracci con Verona è indissolubile, ancora più stretto dopo la morte della ballerina, sopraggiunta ormai quasi un anno fa nel dolore più profondo di tutti i veronesi. Quasi un lutto cittadino per un’artista che nel 1996 al 1997 diresse il corpo di ballo dell’Arena di Verona.

Sulla scia della sua grandezza e del grande legame con la città, il capofila in comune di Verona Domani Marco Zandomeneghi, accompagnato per l’occasione da Anna Leso e Massimo Paci, annuncia l’intitolazione alla grande ètoile Carla Fracci, di una sala cittadina per ricordare “una grandissima artista, considerata una delle più importanti ballerine del ventesimo secolo, insignita delle più alte onorificenze della Repubblica Italiana – chiarisce Zandomeneghi -. Protagonista assoluta della scena culturale della nostra città per oltre 50 anni, una città con la quale la Fracci ha sempre avuto un legame speciale, non soltanto lavorativo, Verona Domani ritiene doveroso un atto, non soltanto formale, ma di gratitudine e riconoscenza, a questa indimenticata artista. Un modello, un simbolo per i giovani per la sua capacità di ispirare, per la sua umiltà e per le sue inimitabili qualità artistiche. Siamo estremamente soddisfatti perché, grazie a questa mozione, terremo vivo il suo ricordo, omaggiando chi ha contribuito alla crescita musicale e culturale di Verona”.

 
 

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