Enti locali: scuolabus, pubblicati i ristori per perdite da Covid-19. A Verona 122mila euro

 
 

Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ha pubblicato sul proprio sito le “Misure per ristorare le imprese esercenti servizi di trasporto scolastico delle perdite di fatturato derivanti dall’emergenza epidemiologica COVID-19”.


Con il Decreto direttoriale n. 58 del 7 aprile scorso, il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile ha assegnato in via definitiva ai Comuni 20 milioni di euro, a valere per l’anno 2020, destinati a ristorare le imprese esercenti i servizi di tra­sporto scolastico delle perdite di fatturato subite a causa dell’emergenza sanitaria.

Il contributo era stato previsto dall’articolo 229, c. 2-bis, del Decreto Legge 19
maggio 2020, n. 34
, quale misura specifica per la categoria di imprese di trasporto, precedentemente escluse dall’applicazione.

Le risorse disponibili sono assegnate a ciascun Ente locale istante in modo proporzionato a quanto complessivamente richiesto da tutti i predetti Enti locali istanti nella misura del 16,10622% di quanto richiesto, come riportato nella tabella Allegata al Decreto. Ammontano ad € 122.399,22 le risorse concesse al Comune di Verona a fronte di un contributo richiesto di € 759.950,00.

Le risorse disponibili sono assegnate a ciascun Comune o forma associativa di Comuni, che ha avanzato apposita richiesta, al fine di erogare il contributo alle singole imprese istanti, esercenti servizi di trasporto scolastico in forza di uno o più contratti con essi conclusi.

Per ciascuna impresa esercente servizi di trasporto scolastico il ristoro è erogato entro il limite di 200.000 euro nel triennio 2018-2019-2020, dall’Ente locale con cui l’impresa ha concluso un contratto per l’anno scolastico 2019/2020. Il ristoro corrisponde, fatta salva la riduzione proporzionale del 16,10622%, alla differenza positiva, al netto dell’IVA, tra l’importo del corrispettivo per i servizi di trasporto scolastico previsti per l’intero anno scolastico e quanto corrisposto dal medesimo Ente locale all’impresa a seguito delle minori prestazioni del servizio erogate in ragione dell’emergenza epidemiologica.

Sempre in tema di servizio di trasporto segnalo che il Consiglio di Stato col Parere n. 403 del 15 marzo 2021, ha affermato che «[…] il servizio pubblico di trasporto (della persona disabile, ndr) acquisisce la detta (ulteriore) finalità assistenziale del diritto all’istruzione scolastica costituzionalmente garantito, e deve perciò prevalere sulle esigenze di natura finanziaria, di modo che disposizioni legislative contrarie darebbero luogo a serie questioni di legittimità costituzionale, così come d’altronde ripetutamente affermato in riferimento alla materia dell’organizzazione scolastica e degli insegnanti di sostegno».

Pertanto il trasporto dello studente disabile rientra nell’ambito del diritto all’istruzione e non in quello dell’assistenza socio-sanitaria, con la conseguenza che non può essere addossato sulla famiglia un onere di contribuzione e ricade sul Comune l’onere di garantirne l’esercizio a titolo gratuito.

Alberto Speciale

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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