“Emergenza? Prevista ancora ad aprile. Ora rivedere PNRR e Fondi Europei”

 
 

Noi siamo stati i primi in Italia, precisamente il 21 aprile, a chiedere lo stato di emergenza per la siccità perché già due mesi fa gli indicatori erano evidenti. Ben venga dunque la scelta del governo di concedercelo. Ora attendiamo di capire i dettagli e aspettiamo la nomina del commissario e degli eventuali sub commissari affinché si possa essere operativi con interventi veloci. C’è poi un aspetto, quello finanziario, che riteniamo fondamentale per dare ristori a chi ha subito danni“.

Queste le parole di poco fa rilasciate all’agenzia ANSA da parte di Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, in merito alla perdurante emergenza siccità.

Spero inoltre – sottolinea Zaia – che si rivedano alcuni capitoli del PNRR e si approfitti dei fondi europei, ad esempio, per la pulizia degli invasi di montagna, per la creazione di nuovi invasi magari da cave dismesse, per aiutare l’agricoltura affinchè utilizzi forme di irrigazione non colabrodo dato che la canalizzazione a cielo aperto ha una dispersione della risorsa idrica paurosa. Dobbiamo puntare su modalità da arido-cultura, tipo israeliana, dove c’è il tubo con la goccia per molte coltivazioni, piuttosto che sulla pluvirrigazione, dove l’impianto a pioggia è molto meno dispendioso sul fronte della risorsa idrica rispetto alla canalizzazione“.
Bisogna pensare al futuro e usare più risorse del PNRR per salvaguardare l’acqua – conclude il governatore -.Ai cittadini ribadisco infine il messaggio di buon senso: non sprechiamo l’acqua e facciamo massima attenzione agli incendi, evitando il più possibile di accendere fuochi.

 
 

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