Elezioni Veneto: con la candidatura di Rizzo il centrodestra perde terreno

 
 

La discesa in campo di Marco Rizzo, candidato alla presidenza della Regione Veneto per Democrazia Sovrana e Popolare (Dsp), inizia a muovere le acque della politica regionale. Secondo le prime rilevazioni e gli umori raccolti nei territori, l’annuncio della candidatura dell’ex parlamentare comunista starebbe erodendo consensi soprattutto nel campo del centrodestra, già in fase di flessione dopo il tramonto dell’“effetto Zaia”.

Il governatore uscente, Luca Zaia, infatti, non potendo ricandidarsi per il terzo mandato, ha lasciato scoperto un vuoto di leadership che la coalizione fatica a colmare. Senza la figura carismatica del presidente leghista, capace in passato di attrarre consensi anche oltre gli schieramenti, le percentuali del centrodestra si mostrano in calo, e la competizione elettorale appare oggi più aperta.

La presenza di Rizzo aggiunge un elemento di novità nello scenario politico veneto: la sua candidatura, con toni fortemente sovranisti e di critica alle politiche europee, potrebbe catalizzare il voto di protesta e intercettare parte dell’elettorato disilluso, contribuendo a rendere il quadro elettorale meno scontato rispetto alle precedenti tornate regionali.

Le prossime settimane diranno se la corsa di Rizzo riuscirà a consolidarsi come fattore determinante nella sfida per Palazzo Balbi o se resterà un segnale di scontento destinato a incidere solo parzialmente sugli equilibri del Veneto post-Zaia.

Pippola da Caldier