Elezioni Provincia, nome unitario ottimo segnale per la politica veronese

 
 

“La condivisione del percorso che porta al nome di Flavio Pasini è da ritenersi un bel segnale da parte di tutta la politica veronese che ha abbandonato le precedenti divisioni e si è seduta intorno ad un tavolo mettendo come priorità non le proprie differenze ma il bene del territorio. Esprimo il mio personale ringraziamento a tutte le forze politiche che stanno contribuendo a trovare una soluzione unitaria”.

Così Paolo Borchia, segretario provinciale della Lega, in merito alla scelta del sindaco di Nogara Flavio Pasini come candidato unico alla presidenza della Provincia di Verona.

“La scelta di dare una svolta alla gestione della Provincia vede il Partito Democratico a fianco del Sindaco Tommasi e protagonista del percorso che ha portato a questo risultato. La gestione unitaria che ci aspettiamo dal nuovo Presidente dovrà caratterizzarsi per essere vicina alle esigenze del capoluogo in tutte le numerose partite in cui il livello provinciale è chiamato a contribuire. Vogliamo contribuire ad evitare una gestione particolaristica, che mette l’interesse del singolo partito o delle sue cordate davanti a tutto, e favorirne una che abbia a cuore l’interesse generale. Il PD è pronto ad assumersi le sue responsabilità sulla base di quanto concorderemo assieme alle forze politiche che hanno raggiunto l’accordo sulla soluzione “istituzionale” della candidatura unica, valorizzando le capacità e le competenze di cui dispone”

Questo invece il commento del segretario provinciale PD Verona Maurizio Facincani.

“La soluzione che si profila per una candidatura unitaria trasversale – frutto degli accordi degli ultimi giorni tra le principali forze scaligere – va considerata di grande rilievo politico ed istituzionale.
Il risultato, che sembrava irrealistico a molti osservatori, è stato reso possibile dalla sapiente e tenace regia del sindaco, che ha anteposto gli interessi del territorio, in una logica di sistema, a quelli di parte.
Damiano Tommasi, ha rinunciato ad una scontata ma improduttiva candidatura di bandiera per favorire una candidatura unica, condivisa da tutte le forze in campo.
Una scelta saggia nella stagione drammatica che stiamo vivendo sotto un profilo sociale, economico, sanitario, e nella politica internazionale”.

Queste invece le considerazioni del coordinamento della Lista Damiano Tommasi Sindaco.

C’è però chi ci vede del marcio dietro l’intenzione di rivolgere lo sguardo verso una candidatura unitaria. È il caso di Massimiliano Urbano di Buona Destra, secondo il quale “con la designazione di Flavio Pasini a futuro Presidente della Provincia, avvenuta attraverso processi sommamente partitocratici, la trasformazione del Sindaco è inequivocabile, completa e definitiva.
La metamorfosi si è realizzata: da San Francesco a Don Abbondio è stato un attimo.
Nelle mani di PD e Traguardi, che da mesi lo catechizzano, Tommasi perde la verginità e da puro ed immacolato uomo della società civile diviene uno scafato politicante.
È infatti ben chiaro che ciò che democristianamente adesso ci viene spacciato come un nobile atto di responsabilità a favore della città è invece il più classico degli inciuci politici”.

 
 

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