Iddi Séfu Athumàni. Per gli amici (e, ve lo assicuriamo, ne aveva davvero tanti) era solo “Iddi”. Molto spesso riconosciuto e riconoscibile con un altro appellativo, ereditato da una circostanza “non ufficiale” che lo ha visto protagonista di un simpatico quanto esilarante video nell’estate del 2017, diventato subito virale, tanto portarlo di fronte ad una vasta platéa di pubblico scaligero. Il quale aveva instaurato con lui una sorta di amicizia e gli voleva bene.
Il tutto considerando l’aspetto più importante (e drammatico) della sua persona: individuarlo in città è sempre stata cosa relativamente semplice. “El salòto” di Verona, Piazza Brà, era diventata la sua casa. L’unica che possedeva, peraltro.
Domenica sera. È il 15 novembre, settimana scorsa. Valpantena.
Un incidente stradale mette la parola “fine” su questa storia-favola.
Iddi è stato travolto da un’auto, in sella alla sua bicicletta sulla superstrada tra Quinto e Grezzana. A nulla è valso l’intervento tempestivo dell’ambulanza del 118, il 60enne era già deceduto.
Ci sono voluti un bel po’ di giorni e altrettanto lavoro da parte della Polizia Stradale per confermare l’identità della vittima, in quanto Iddi viaggiava sprovvisto di alcun tipo di documento.
L’Huffington Post, il 7 novembre 2018, pubblicava quello che – ufficialmente – è diventato il video (poi virale) che ha portato il personaggio di Iddi fuori dalle mura di Verona.
Protagonista di una simpatica e poi giudicata controversa conversazione con l’ex assessore alla sicurezza Daniele Polato il quale, oggi, lo ha voluto ricordare attraverso un post sul proprio profilo Facebook: “Ciao Iddi amico mio butel di Tanzania, non sarai dimenticato!“.
L‘abbraccio, anche se ideale, a Iddi da parte della redazione di VeronaNews.
Buon viaggio.
