È Thomas Ambrosi il vincitore del Premio Verona Giovani

 
 

Per aver fatto della sostenibilità una strategia d’impresa, è Thomas Ambrosi ad aggiudicarsi l’undicesima edizione del Premio Verona Giovani. Il prestigioso riconoscimento, assegnato ieri nella sede della Fucina Culturale Machiavelli dal Gruppo Giovani di Apindustria Confimi Verona, ha premiato l’imprenditore veronese per essersi contraddistinto nel proprio campo professionale, interpretando al meglio lo spirito di crescita, sfida e ricerca di nuovi orizzonti. Non ultimo, di attenzione nei confronti dell’ambiente.

«Quest’anno il Premio Verona Giovani si è concentrato sul tema della sostenibilità intesa come equilibrio tra priorità economiche, sociali e ambientali», ha evidenziato il presidente del Gruppo Giovani di Apindustria, Michele Ghibellini, dopo aver consegnato al vincitore il riconoscimento, una scultura realizzata dal maestro del ferro Marco Bonamini.

«Per noi imprenditori fare impresa significa conciliare i risultati economici con il benessere delle persone e una gestione responsabile delle risorse nel rispetto delle future generazioni. Non si può realizzare sostenibilità se pensiamo, analizziamo o peggio sviluppiamo un tema singolarmente», ha aggiunto. «Mancano undici anni al cosiddetto “punto di non ritorno”, ovvero al contenimento dell’aumento della temperatura media globale al di sotto dei 2°C – ha rimarcato Ghibellini –. La nostra responsabilità, ora, è predisporre una nuova economia climatica. È davvero tempo di agire, responsabilmente».

Thomas Ambrosi, 47 anni, amministratore delegato di Ono Exponential Farming e Tor.Mec Ambrosi srl, ha saputo cogliere la direzione verso cui il mondo si sta muovendo.

«Questo riconoscimento non voglio sia visto solo alla mia persona, ma all’organizzazione, ai soci, ai collaboratori e soprattutto alle nostre famiglie. Tutti hanno contribuito, in questi anni, a convertire le opportunità di crescita che siamo stati capaci di generare. Nel clima di positività e ininterrotta sfida per l’impossibile, siamo risultati essere una squadra vincente e dinamica che vede collaboratori giovanissimi ed esperti orientati al miglioramento dei prodotti e dell’impatto che essi hanno sull’ambiente. La sostenibilità è la visione dell’azienda declinata nella parte economica, nella strategia di marketing e di prodotto. Nessun individuo, seppure illuminato, avrebbe mai potuto realizzare quello che si trova ora in Tor.Mec Ambrosi e Ono Exponential Farming, per questo mi ritengo debitore», ha commentato Ambrosi.

Ono Exponential Farming è una start up, con sede a San Giovanni Lupatoto, che ha scommesso su un innovativo modello di “agricoltura verticale” che non consuma il suolo e riduce drasticamente i consumi di acqua ed energia. Si basa sull’uso di moduli di scaffalature metalliche verticali made in Italy che hanno rivoluzionato il concetto di serra: trovano spazio in edifici destinati alle coltivazioni permettendo un’agricoltura diffusa ed intensiva, grazie anche al controllo automatizzato di luce, acqua e nutrimento. Con l’eliminazione e il contenimento delle imprevedibilità correlate alle colture tradizionali, per esempio le condizioni atmosferiche o le malattie delle piante. La start up, al primo round di aumento di capitale, ha raccolto 1 milione di euro con una valorizzazione di oltre 20 milioni e si prepara ai prossimi sviluppi nel corso del 2019.

Inoltre l’imprenditore scaligero è stato in grado di sviluppare e far crescere la Tor.Mec Ambrosi posizionandosi al 390° posto della speciale classifica stilata dal Financial Times FT1000 per le imprese del mondo con la più rapida crescita tra il 2014 e il 2017 (ultimo bilancio pubblico depositato). È un’azienda a totale proprietà italiana, all’avanguardia nel settore delle macchine automatiche per la produzione di jeans e abiti da lavoro. Collabora con le più grandi multinazionali del settore (da Brother a Mitsubishi e Seiko) con una divisione che realizza e commercializza magazzini automatici modulari; una che si occupa di metrologia per l’automotive e recentemente una divisione di sviluppo IT ed elettronico a supporto delle attività aziendali. È cresciuta del 420% nel triennio in esame, arrivando a 13 milioni di valore della produzione nel 2018 e a oltre 60 collaboratori coinvolti fra diretti e indiretti.

Ad offrire spunti su quali strategie da adottare nell’economia per salvaguardare l’ambiente sono stati i relatori della tavola rotonda incentrata sulle tematiche della sostenibilità, dell’innovazione e dell’impresa. Oltre ad Ambrosi, sono intervenuti: Stefania Toaldo, consulente di fundraising, comunicazione e marketing sociale; Silvia Cantele, docente di Economia aziendale dell’ateneo scaligero; Norbert Lantschner, ideatore e promotore del sistema CasaClima; Ezio Orzes, assessore all’Ambiente del Comune di Ponte delle Alpi. A trarre le conclusioni del dibattito è stato infine Marco Rossato, presidente dell’associazione sportiva I Timonieri Sbandati.

 
 

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