…e sono tre! Verona sorride (sempre di più) alle bici e all’ambiente

 
 

Verona è una città sempre più ciclabile.

A certificarlo ufficialmente la bandiera gialla di FIAB che, a distanza di due anni dall’ultimo riconoscimento, promuove la città a Comune sempre più ‘bike friendly’ e certifica il costante cambiamento in atto in tema di mobilità in bicicletta.

Al centro della bandiera, consegnata dal presidente Fiab Verona Amici della Bicicletta Corrado Marastoni, il terzo smile assegnato dalla Fiab alla città scaligera nel corso della quarta edizione del progetto ‘ComuniCiclabili 2021’, come riconoscimento per gli importanti risultati raggiunti nel promuovere gli spostamenti in bici.
Un traguardo importante, soprattutto se si considera che il Comune di Verona ha aderito all’iniziativa di Fiab circa due anni fa.
Allora, erano stati due gli smail assegnati dalla Federazione, che già aveva riconosciuto la bontà delle azioni messe in campo dall’Amministrazione e i numerosi progetti sulla carta.
Che nel frattempo sono diventati realtà e che oggi contribuiscono a fare di Verona una città bike friendly.

L’obiettivo è quello di raggiungere la soglia dei 5 bike-smile, la valutazione più alta che Fiab assegna alle Amministrazioni che, coraggiosamente, mettono in pratica concrete politiche per la mobilità in bicicletta.
Nello specifico, Verona ha ricevuto la menzione speciale per aver migliorato il proprio punteggio, passando da due a tre bikesmile, dimostrando di essere protagonista della rivoluzione bici in atto. A Verona, oltre alle piste ciclabili, quelle nuove e quelle esistenti che sono state migliorate o potenziate, sono tante le iniziative promosse in questi anni a vantaggio della mobilità sostenibile. Dalle Zone 30 istituite in diverse zone della città per una maggiore sicurezza di pedoni e ciclisti alle attività con le scuole, per sensibilizzare i giovani all’uso della bici per lo spostamento casa-scuola.
Inoltre, l’aver dotato il Comune di Verona del primo Piano urbano di Mobilità sostenibile, uno strumento che ha tra i suoi obiettivi anche quello di pianificare un sistema di trasporti più ‘green‘, più sicuri ed efficienti per i cittadini.

Il nuovo riconoscimento è stato ritirato in piazza Bra, dal sindaco Federico Sboarina insieme agli assessori alla Viabilità e Traffico Luca Zanotto e all’Ambiente Ilaria Segala.

Un riconoscimento che ci rende davvero orgogliosi del tanto lavoro fatto in questi anni – sottolinea il sindaco Sboarina –. Siamo convinti che questa sia la strada giusta, proseguiamo quindi con entusiasmo il percorso intrapreso per rendere la nostra città più a misura di bici, a vantaggio della qualità di vita dei cittadini e dell’ambiente. Fondamentale il lavora sul cambio di mentalità, incentivando i cittadini a spostarsi con mezzi alternativi a quello privato. Come dimostrano i diversi positivi risultati raggiunti a vantaggio di una più attenta cultura di rispetto ambientale, a Verona è partita da tempo una importante stagione di nuove opportunità in fatto di mobilità sostenibile, volta ad offrire ai cittadini mezzi alternativi all’auto”.

Un risultato che gratifica ma non stupisce – evidenzia l’assessore Zanotto –, perché credo che siano davvero pochi i Comuni che in così breve tempo hanno avviato un numero tanto importante di cantieri per dotare il territorio di nuove piste ciclabili. Con Fiab abbiamo instaurato un rapporto di collaborazione e dialogo con confronti costanti per intervenire al meglio sul territorio. Alcune buone pratiche le abbiamo già messe a punto, altre le stiamo condividendo per raggiungere obiettivi comuni e duraturi.

Negli ultimi due anni dall’entrata di Verona nella rete di Comuni Ciclabili – commenta il presidente Fiab Verona Marastoni – i progressi compiuti nel livello di mobilità sostenibile sono stati sensibili. Un percorso positivo che deve continuare, sia per mantenere i risultati raggiunti sia per acquisirne di nuovi. In questo processo il contributo di FIAB Verona è stato e resterà importante per il futuro di collaborazione e stimolo costruttivo, nella consapevolezza che in città c’è ancora molto lavoro da fare sia per migliorare le cose già in campo che per progredire nel livello generale della qualità degli spostamenti urbani”.

 
 

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