Parte domani, da Sanguinetto, il progetto Drink’n Lab, un format itinerante che grazie all’uso di food truck racconterà a tutta l’Italia cosa significhi il buon bere, ma non solo.
“Mi capita sempre più spesso di parlare delle componenti dei drink, delle loro proporzioni, della differenze di percezione al palato e del perché della scelta degli elementi di un cocktail. Per assecondare questa ‘sete’ di sapere – sottolinea Fabio Di Pietro Bartender di Drink’n Lab – abbiamo incentrato la ricerca sulla sperimentazione di come food&beverages raccontino noi stessi, ma anche chi li prepara. Il Lab accompagna i drinkers in un percorso di scoperta dei sensi: gusto, olfatto, tatto, vista e udito sono tutti coinvolti!”
Cos’è la Drink-id? “Diciamo che il barman è come un alchimista – continua Fabio Di Pietro – il cocktail è sempre qualcosa di più e di diverso della mescolanza dei singoli ingredienti, come ognuno di noi in fondo. Drink-id è la ricerca del perché preferiamo bere un drink piuttosto che un altro e quali siano gli elementi della nostra scelta.
Chi lavora al Drink’n Lab? “Al progetto collaborano professionisti del food&beverages, ognuno con il proprio compito e la propria area di competenza – chiarisce Andrea Pilotti, presidente de La Maieutica, l’Associazione che promuove Drink’n Lab -. L’approccio del DN’L è ‘scientifico’ ma la sfida è trasformare la ricerca in gioco e non solo perché in fondo si mangia e si beve, ma perché è così che ci piace lavorare e perché ciò che si impara divertendosi è ciò che più ricordiamo.
Abbiamo scelto di usare i food truck per portare il Drink’n Lab ovunque perché la filosofia del Lab è sperimentazione, confronto, ispirazione, creazione continua… e se avessimo una sola location questo sarebbe un limite.
Come prima tappa abbiamo scelto Sanguinetto, perché il sindaco Alessandro Braga e l’assessore Katy Ferrigato sono stati i primi a credere in Drink’n Lab e nella sua ‘originalità’.
Per ulteriori informazioni http://www.drinknlab.it,/