Due anni dopo, “con la speranza di chiudere finalmente il cerchio, ripartendo da dove l’avevamo lasciato”. È l’augurio del sindaco Federico Sboarina, una sorta di benedizione sul Carnevale veronese ormai alle porte. Da giovedì a martedì 1 marzo torna il Bacanal del Gnoco, ultimo evento cittadino che si era tenuto prima della pandemia.
Nel 2020, qualche ora dopo la sfilata del Venerdì gnocolar l’Italia registrava i primi casi di Covid. E veniva pubblicata la prima ordinanza del Ministro della salute che interveniva per contenere il virus in alcuni comuni del Veneto. Nel 2021 le limitazioni e le misure anticontagio avevano impedito la festa, che si era tenuta in via straordinaria in autunno. Ma il 2022 riaccende la musica per l’edizione numero 492.
Giovedì, dalle ore 17, in piazza San Zeno stand gastronomici ed esposizione dei carri con bande e majorette. Venerdì sarà grande festa con la tradizionale sfilata dalle ore 14. Carri, bande e gruppi si susseguiranno lungo il percorso ridotto di 3,6 chilometri. Da corso Porta Nuova a piazza Bra, poi in via Roma, Castelvecchio, Regaste San Zeno, piazza Corrubio e piazza San Zeno, dove la festa proseguirà per tutta la serata assieme a Radio Studio Più. Durante la mattinata le maschere incontreranno le autorità, mentre, dalle ore 11, di fronte al Liston, saranno aperte le cucine, con gnocchi per tutti. Sabato mattina a San Zeno, elezione della mascherina d’oro, concorso per bambini. E alle 18.30 santa messa in Basilica. Domenica 27 febbraio, alle ore 14, cavalcata storica di Tomaso Da Vico dall’Arsenale. E alle ore 17, in piazza San Zeno, la tappa di selezione del concorso Miss Mondo, con l’elezione della prima Miss Carnevale. Ultimo giorno di festa sarà martedì 1 marzo, dalle ore 14.30, in piazza Dante, passeggiata con le maschere, animazione per bimbi, e musica.
Ad occuparsi della distribuzione degli gnocchi, per tutto il periodo carnevalesco, sarà Abeo con i volontari. Nelle piazze, inoltre, sarà possibile acquistare il cappello originale del Macaron, realizzato in numero limitato, per sostenere il Carnevale. Un simbolo del Bacanal che ricorda i Macaroni, quei personaggi che oggi sfilano con il Papà del Gnoco e che, nell’antichità, avevano diritto di voto durante l’elezione della maschera.