Dopo il Nazareno, ecco il patto d’amore Renzi-Tosi

 
 

Sfacciata e indecente la puntata andata in onda ieri su Rai 3: cornice di paradossi che diventano possibili e convergenze parallele vecchie di mezzo secolo fa, alla trasmissione “Politics” l’ospite Renzi ha amoreggiato senza pudore con Tosi. 

Distante anni luce dalle posizioni del capo gruppo cittadino del partito democratico Bertucco ma vicino per puro interesse referendario al Sindaco scaligero, il Premier ha portato in palmo di mano l’operato di Tosi nonostante l’ex leghista sia stato tutto tranne che un buon primo cittadino. 

Senza faticare troppo alla ricerca di particolari topiche, basti ricordare la cattiva gestione di Aeroporto e Fondazione Arena, le perenni opere incompiute Arsenale, Traforo, Filobus, oltre all’arresto per corruzione del suo Vice Giacino per intuire facilmente a chi si va accompagnando lo sventurato Capo del Governo.

Stucchevole nella risposta al direttore del “Foglio” Cerasa, Renzi stacca la marchetta a Tosi sviolinando un elogio inappropriato e gratuito.

Il tutto al cospetto di un Partito Democratico scaligero che tace quando invece in tanti gradirebbero conoscere i motivi per cui il proprio leader massimo tuba costantemente con Tosi e scarica Bertucco. Uno schifo da Oscar. 

Siamo di fronte all’esempio di una politica marcia e contaminata dal puzzo di accordi orientati a sviluppare solo convenienze personali a danno della collettività. 

Uno scempio non soltanto per i militanti tosiani e renziani, da ieri forse alla ricerca di una nuova identità, ma anche per me che non appartengo ne’ agli uni né agli altri ma che senza volerlo ho contribuito ad alzare l’audience della trasmissione filo-governativa-tosiana.

Massimo

 
 

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