Disability Pride: appuntamento su Raiplay il 2 ottobre

 
 

L’emergenza epidemiologica ancora in atto cambia le modalità, ma non la sostanza: quest’anno l’annuale appuntamento di piazza organizzato dal Disability Pride Network per focalizzare l’attenzione della società civile sul mondo della disabilità si trasformerà in uno spazio televisivo dedicato, prodotto da Rai Pubblica Utilità con il supporto di Rai Per il Sociale, in onda su Raiplay, venerdì 2 ottobre, dalle 21.

Il programma manterrà lo spirito e gli obiettivi del Disability Pride, concentrandosi sulle problematiche sensoriali, fisiche o motorie, intellettive e relazionali (psichiche), attraverso testimonianze, riflessioni, propositi e condivisioni di valori, raccordando associazioni ed istituzioni.
Dallo studio TV5 di Via Teulada e grazie anche a collegamenti in esterna con il teatro Ghione – che dal vivo ospita in parallelo l’evento del Disability Pride 2020 – verrà analizzato da vari punti di vista i temi della disabilità, della diversità, dell’accoglienza, delle barriere, dei diritti. Ciascun aspetto diventerà un’area tematica, all’interno della quale si alterneranno case history, servizi ed ospiti in studio (tra cui Carmelo Comisi, presidente Disability Pride onlus), esibizioni artistiche.

Il teatro Ghione ospiterà anche la consegna di due premi: il “Disability Prize” – riconoscimento per chi ha saputo raccontare ad un pubblico vasto la possibilità per ogni persona con disabilità di riuscire a realizzare in pieno la propria vita – alle sorelle Paolini, blogger, attiviste e formatrici, e il “Disability ad honorem” che si inaugura da quest’anno e che vuole essere un riconoscimento per quanti, all’interno della società civile, sono riusciti a dare ampio risalto ai temi dell’inclusione e della valorizzazione di ogni diversità, in linea con una visione del mondo solidale, che non lascia indietro nessuno: verrà assegnato ad Amadeus e ad Elio Germano.

L’intero programma sarà accessibile in diretta attraverso i sottotitoli e la lingua dei segni italiana per i sordi, e l’audiodescrizione per i non vedenti.

Anche l’associazione veronese “Genitori Tosti in tutti i posti” ha aderito al DP Network (su circa 60 italiane in totale): “Saremo presenti a Roma, al teatro Ghione – spiega la presidente Alessandra Corradicon la nostra rappresentante per la regione Lazio, Margherita Franzese, che si occupa dei rapporti con il MIUR per l’integrazione scolastica“.

Attualmente i Genitori Tosti sono impegnati nella campagna “concerti accessibili“, che mira ad ottenere un protocollo unico da adottare per gli eventi dal vivo (sia all’aperto che al chiuso), “affinchè nessuna persona con disabilità – prosegue Corradi – sia più discriminata a causa della presenza di barriere architettoniche, scarsa accessibilità, lunghe e macchinose procedure per comprare i biglietti, posizionamento in aree scomode e con scarsa visuale“.

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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