Digitalizzare per salvaguardare i ricordi è il patrimonio del Carnevale

 
 

Foto del Papà del Gnoco, manifesti delle sfilate, ma anche articoli di giornali e documenti sono pronti ad uscire da cassetti e librerie. Il Carnevale veronese si prepara a digitalizzare il suo immenso patrimonio storico e culturale e a costituire il primo grande archivio virtuale del Bacanal e dei 28 Comitati cittadini, ognuno rappresentativo di una maschera tradizionale. Materiale che oggi si trova nelle case di tanti veronesi e che, a breve, sarà messo a disposizione della città. Un ‘museo’ digitale pronto a raccontare la storia centenaria del nostro Carnevale.

Il primo fondo sarà quello di Luigi D’Agostino, per 55 anni presidente del Bacanal del Gnoco. Più di mezzo secolo che documenti e ricordi fotografici conservati nel tempo potranno raccontare, grazie alla disponibilità dei figli che metteranno a disposizione tutto quello che hanno raccolto. Comprese le carte del 1949 che descrivono il rapporto tra il Carnevale e le Istituzioni, o di quanto il Comitato d’Onore era presieduto dal senatore Gonella. Ma anche gli articoli di giornale di quando nel 1957, Ginetto, allora Papà del Gnoco, durante la sfilata del Venerdì gnocolar si fece rapire dagli studenti universitari e sparì per alcuni giorni.

Conservare e salvaguardare, per ricordare. Questo l’obiettivo dell’attività di digitalizzazione, resa possibile grazie alla collaborazione del Cedac – Centro educativo di documentazione arti circensi di Verona, che metterà a disposizione tecnologie e strumentazioni.

 
 

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