Debutto amaro per la Tezenis

 
 

Bologna domina dal primo all’ultimo minuto un match che ad un certo punto sembra vacillare. Verona spaventa la Fortitudo proprio nell’ultimo quarto quando riesce, seppur brevemente, a portarsi avanti nel punteggio. Gli ospiti hanno forse il solo demerito di non chiudere prima la partita permettendo ai padroni di casa di recuperare ma il tasso tecnico ospite è tale da recuperare senza affanno qualche passaggio a vuoto dovuto più ad un calo di concentrazione.

IL MATCH: Bologna inizia la gara con il piede giusto. La sua difesa pressing sui piccoli scaligeri produce molti danni togliendo lucidità alla manovra scaligera. In attacco i felsinei giocano in scioltezza alternando il taglio in post basso dei lunghi ad un gioco perimetrale che toglie ogni punto di riferimento alla difesa dei padroni di casa. Subito in evidenza l’ex Treviso Fantinelli sia con un grande lavoro in difesa sia con la sua verve in attacco.

Gli scaligeri dipendono troppo dal tiro perimetrale mentre la Fortitudo può contare su un maggiore equilibrio tra gioco esterno e penetrazioni. La presenza sotto canestro di giocatori come Leunen e Pini (l’ex di turno) creano non pochi problemi ai lunghi veronesi che non trovano i giusti spazi per il gioco spalle a canestro.

Gli emiliani lavorano molto sulle linee di passaggio avversarie costringendo spesso la Tezenis a giocare al limite dei 24”. Bologna, di tanto in tanto, concede qualcosa in attacco ma il divario tra le due formazioni è evidente ed è la panchina degli ospiti che può fare la differenza nel corso del match e questo permette a coach Martino di avere sempre giocatori freschi sul parquet.

I veneti, alla ripresa dopo l’intervallo lungo, continuano a soffrire l’asfissiante difesa ospite che non concede nulla all’attacco dei padroni di casa con un pressing fisico notevole in grado di non far giocare gli avversari. Da sottolineare che la Fortitudo sa distribuire i punti tra tutti i suoi uomini, segno che il gioco di squadra sta prevalendo sui singoli permettendo alla formazione emiliana di avere sempre un grande equilibrio in campo perché può contare su tante soluzioni offensive.

Verona, però, non è l’agnello da sacrificare e gli ospiti non fanno i conti con la grinta dei padroni di casa. Le aquile, purtroppo, sul finire del terzo quarto, hanno un piccolo calo di intensità e questo favorisce gli avversari che si riportano sotto nel punteggio accorciando la distanza sino al -1 (58-59).

L’ultimo quarto si preannuncia di fuoco, una battaglia soprattutto di nervi. Verona piazza una bomba ad inizio quarto che la riporta avanti nel punteggio (61-59), ma è un fuoco di paglia. Si risveglia Bologna che piazza parziale di 8 a 0 e le aquile tornano a volare. Nonostante i disperati tentativi di Verona di ricucire lo svantaggio, Bologna mostra i muscoli. È Rosselli a prendere per mano la squadra e portarla sino alla vittoria finale, meritata per quanto fatto vedere in campo dai giocatori ospiti.

TEZENIS VERONA – LAVOROPIU’ BOLOGNA 81-90 (22-25, 33-42, 58-59)

TEZENIS VERONA: Dieng 3 (0/0, 1/1, 2r), Ferguson 13 (0/1, 2/8, 4r), Amato 17 (2/6, 4/9, 1r), Guglielmi ne, Oboe ne, Candussi 18 (5/8, 2/3, 5r), Henderson 13 (2/3, 2/4, 4r), Maspero ne, Udom 10 (2/6, 1/2, 10r), Quarisa, Severini 5 (1/1, 1/2), Ikangi 2 (0/1, 0/0, 3r). All. Dalmonte.
LAVOROPIU’ BOLOGNA: Sgorbati (3r), Cinciarini 7 (2/4, 1/3, 3r), Mancinelli ne, Franco ne, Benevelli 7 (0/1, 1/3, 1r), Leunen 19 (6/7, 2/4, 5r), Prunotto ne, Venuto 3 (0/1, 1/3), Rosselli 13 (3/4, 2/5, 2r), Fantinelli 8 (1/2, 2/3, 4r), Pini 21 (9/13, 0/0, 6r), Hasbrouck 12 (3/4, 2/7, 1r). All. Antimo.

Arbitri: Ursi, Maschio e Ferretti 6.

Note: Tiri liberi: Verona 18/21, Bologna 9/11. Percentuali di tiro: Verona 25/55 (13/29 da 3, 24 rd, 8 ro), Bologna 35/64 (11/28 da 3, 21 rd, 6 ro). Spettatori: n.c..

Pagelle: VERONA: Dieng 5, Ferguson 5,5, Amato 6, Guglielmi sv, Oboe sv, Candussi 6,5, Henderson 6, Maspero sv, Udom 6,5, Quarisa sv, Severini 5,5, Ikangi 5. All. Dalmonte 5,5. BOLOGNA: Sgorbati 5,5, Cinciarini 5,5, Mancinelli sv, Franco sv, Benevelli 5,5, Leunen 7, Prunotto sv, Venuto 5, Rosselli 7, Fantinelli 6,5, Pini 8, Hasbrouck 6. All. Antimo 7.

Il migliore: Pini.
La chiave: il gioco di squadra di Bologna.

 
 
Sono di Verona, nato il 15 gennaio, quindi Capricorno. Ho un temperamento deciso ma anche la giusta allegria per le origini senesi del nonno paterno. Ho una laurea magistrale in editoria e giornalismo conseguita con il massimo dei voti. Iscritto All’ODG del Veneto, nel tempo libero sono istruttore minibasket a Lugagnano. Scrivo per il Corriere dello Sport. Credo neello sport per tutti. Nel 2014 la mia passione mi ha portato a Sochi per seguire i Giochi Paralimpici Invernali. Amo il Teatro: Shakespeare in particolare. Mi piace il nuoto e quando posso vado in mountain bike. Sono sincero: dico sempre quello che penso. Sempre di corsa ma mi piace così.

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