Dal Louvre un prestigioso disegno del Caroto. “Verona patrimonio unico”

 
 

Un trasporto speciale è giunto ieri a Verona direttamente dalle sale espositive di uno dei più celebri musei del mondo, il Louvre di Parigi.

E’ la Madonna con il Bambino seduta su una roccia di Giovan Francesco Caroto, a cui è dedicato l’importante appuntamento espositivo in programma dal prossimo 13 maggio alla Gran Guardia.
L’opera, accompagnata nel viaggio dal Conservatore capo del dipartimento delle Arti grafiche del Louvre Dominique Cordellie, è infatti una delle oltre 100 opere che si potranno ammirare fino al 2 ottobre e che compongono la grande mostra ‘Caroto e le arti tra Mantegna e Veronese’.

Ad accogliere Cordellie e il prezioso disegno, l’assessore alla Cultura Francesca Briani e la direttrice dei Musei Civici Francesca Rossi.
Siamo pronti a dare il via alla grande mostra – afferma l’assessore – e che è rappresentativa di uno straordinario progetto di studio, volto ad approfondire la conoscenza dell’opera tecnica del pittore. E’ un piacere accogliere nelle splendide sale espositive della Gran Guardia l’arrivo di capolavori nazionali ed internazionali e, in particolare oggi, la speciale visita del Conservatore Cordellie, che ringrazio per l’importante supporto collaborativo riconosciutoci”.

Il fatto più eccezionale è di avere in centro città una vera esperienza di storia dell’arte – ha detto il Conservatore Cordellie –. E’ una cosa veramente emozionante, perché questa è la strada giusta per far capire l’importanza dei musei. La mostra è un laboratorio che permette poi di andare al museo, dove si trova tutto il materiale, per capirne il contesto. E questo vale anche per le chiese come San Fermo e Sant’Anastasia, con un patrimonio veronese che si può capire soltanto venendo a vederlo sul posto. Visto da Parigi la vostra capacità di capire il patrimonio è una cosa eccezionale, riguardo a tutta la cultura. L’aspetto economico ha un ruolo importante e fondamentale, ma non primario, perché prima di tutto c’è l’aspetto estetico, culturale con spirito giocoso di fruizione dell’arte”.

 
 

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