Da Piazza dei Signori Calenda intimidisce Tommasi ma +Europa non ci sta

 
 

“Non è certo politicamente corretto il modo in cui Calenda si riferisce a Tommasi. Il nostro Sindaco sa quello che fa e quello che deve fare, senza che il leader di Azione si possa permettere di porgli limiti e condizioni”.

Questo l’incipit degli esponenti veronesi di +Europa Annalisa Nalin e Giorgio Pasetto alle dichiarazioni di Carlo Calenda nella sua trasferta veronese: “Il Sindaco Tommasi deve dimostrare di essere capace di governare. Lavori per Verona, prima di insegnare agli altri come si fa politica”.


“Tommasi è stato eletto a capo di una coalizione di cui anche Azione faceva parte, anche se noi tutti che vi abbiamo partecipato bene ricordiamo i problemi che il suo partito ha creato all’interno – ricordano invece Nalin e Pasetto.

Quella di Calenda e dei suoi adepti è evidentemente una brutta abitudine: in realtà sono proprio loro a pretendere di dare lezioni di politica agli altri.
Val la pena ricordare ancora una volta che Carlo Calenda è stato eletto al Parlamento Europeo con i voti dei veneti, ma da quel momento nella nostra Regione non lo si è più visto, fino a questa campagna elettorale.

Lui si dice sicuro che gli imprenditori lo voteranno, ma quando gli si chiede cosa abbia fatto di concreto per loro riesce a far riferimento solo ad un decreto nazionale.
Invece di ammiccare a Zaia e magari anche alla Meloni, cercando evidentemente di guadagnarsi uno spazio dalle parti della destra, farebbe bene a spiegare cosa pensa sia utile per le nostre imprese”.

 
 

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