“Da Di Maio solo promesse televisive. Urge una svolta per gli italiani in Venezuela”.

 
 

Spazio aereo chiuso ma mentre altri governi stanno negoziando deroghe con il presidente [o dittatore, ndR] Maduro, quello italiano aspetta e dipende dagli altri”. Questo il rilievo presentato dall’on. Paolo Borchia, eurodeputato della Lega-Identità&Democrazia a Bruxelles e coordinatore della compagine “Lega nel Mondo“. Tenuto conto della complessa situazione presente sul piano internazionale, a maggior pressione durante l’attuale pandemia da COVID19, l’esponente scaligero leghista ha scritto al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio per conoscere le azioni che il governo intende intraprendere per riportare a casa i nostri connazionali rimasti bloccati in Venezuela.

Servono risposte certe e in tempi rapidi, il deterioramento della situazione nel Paese non conosce soste – prosegue Borchia – la sicurezza di molti connazionali non può aspettare oltre, anche perché nel recente passato sui rimpatri abbiamo assistito a ritardi colpevoli, pagati a caro prezzo.

Ho chiesto nuovamente al Ministro Luigi Di Maio di valutare con più attenzione la possibilità di ricorrere al Meccanismo di Protezione Civile Europea – conclude – il cui utilizzo è stato promesso in televisione ma non attuato, tranne che per un volo dall’Uruguay ad inizio giugno.

Dall’inizio della pandemia, due voli soltanto contro i 183 della Germania. Cifre che parlano da sole”.

 
 
33 anni, parte di questi trascorsi inutilmente nel tentativo di scrivere una biografia seria e sensata. Forse questa è la volta buona (lo dico sempre!). Italiano e veronese, amante della comunicazione con ogni mezzo e a (quasi) ogni costo. Hellas Verona nelle arterie, musica jazz e le parole di un caro amico al momento giusto. Con la famiglia di VeronaNews per dare il meglio di me alla città che più amo al mondo.

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