Da Benini a Barini: botta e risposta sui rischi degli scassettatori dei parchimetri

 
 

“Dei 700 mila euro di utile fatti registrare da Amt nell’esercizio 2018 – ad esclusione dunque dei proventi finanziari rappresentati dai dividendi Atv che sommano altri 500 mila euro – ben 230 mila euro derivano dalla riduzione dei costi sul personale.

Nel frattempo Amt non ha risolto le criticità segnalate dai lavoratori in merito alla turnistica degli accertatori della sosta e alla sicurezza degli addetti alle operazioni di scassettamento dei parchimetri. Risulta che tali lavoratori girino per la città trasportando somme di denaro di considerevole consistenza senza alcuna protezione e privi, a quanto pare, anche di assicurazione specifica.

Che sia proprio l’assessore alla Sicurezza (Polato, che ha pure la delega alle Partecipate) a non riuscire nell’intento fa seriamente riflettere sulla bontà dell’operato di questa amministrazione”.

Le considerazioni sono del consigliere Federico Benini, capogruppo comunale del partito democratico, che rincara la dose.

“Inevasa è anche la nostra richiesta di audire in commissione o in conferenza dei capigruppo la dirigenza di Amt unitamente alle rappresentanze sindacali dei lavoratori Amt per farci un’idea più precisa della gravità delle vertenze in atto.

Per una volta Amt badi più alla sostanza e meno all’appariscenza: invece di parlare di turismo solo per il fatto di avere un parcheggio bus, si occupi meglio del filobus e studi come migliorare la mobilità in città. Di concerto con l’amministrazione convochi l’audizione richiesta e, se necessario, preveda di reinvestire una parte degli utili realizzati nel miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza dei lavoratori”. 

A stretto giro la risposta del Presidente di AMT Francesco Barini che non usa mezzi termini definendo “balle” le argomentazioni del capogruppo del Partito Democratico a Palazzo Barbieri.

Il presidente di AMT Francesco Barini non ci sta al “gioco sporco di chi racconta falsità” sul conto di AMT. E risponde al comunicato del consigliere Benini, chiarendo punto per punto ogni illazione mossa nei confronti dell’azienda e dei suoi lavoratori.

“Probabilmente il consigliere Benini non ha chiaro il bilancio di AMT e non ha chiara nemmeno l’attività di AMT. Ciò che dichiara inoltre è molto grave: con le sue affermazioni infondate mette in pericolo l’incolumità degli scassettatori di AMT, perché non è vero che trasportano considerevoli somme di denaro.

Vertenze in atto, poi, non ce ne sono. Nessuna. E questa è un’altra prova che Benini mente spudoratamente per raccogliere consenso attraverso subdole bugie.

L’utile di AMT poi deriva anche da ciò che non è mai stato fatto in passato, ovvero il controllo delle partecipazioni compresa quella in Atv, cosa che abbiamo sottolineato.

Il risultato, ribadiamo, è storico per l’azienda.

Oltre a questo AMT ha sostenuto il turismo non solo per la sua attività e gestione ottimale del parcheggio Centro, ma anche perché gestisce tutto il traffico turistico su gomma che arriva nella città di Verona. E niente: nemmeno in questo caso al consigliere Benini è chiara l’attività aziendale.

AMT inoltre è sempre andata a tutti gli incontri del Comune in cui è stata convocata. Sempre”.

“Ora – conclude Barini – Noi la corazza contro i deliberati attacchi politici l’abbiamo, ma non tolleriamo che falsità del genere siano raccontate dal consigliere Benini alla città. Le sue balle non deve dirle più ai veronesi, che secondo noi invece meritano rispetto.

Riguardo alla filovia, ormai ci siamo talmente abituati alle sue fake news, che non vale nemmeno più la pena di rispondere”.

 
 

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