Croce: “Quadri di Castelvecchio? Li porta Godot..”

 
 

Michele Croce, candidato sindaco del movimento Verona Pulita, attacca l’imbarazzante palleggio con l’Ucraina per riavere i capolavori trafugati da Castelvecchio.

“I contorni assunti dalla vicenda dei quadri di Castelvecchio sono ormai sfociati dal comico al preoccupante: il nostro concittadino Poroshenko ha deciso di tenere per sé i capolavori, imbastire una mostra e si è preso anche la libertà di non comunicare la data di rientro dei capolavori, nel più totale spregio di ogni galateo istituzionale. Ma di cosa dovremmo essere grati a questo signore? Fare appello a Tosi sarebbe dannoso, è arrivato il momento che sia il Governo a farsi avanti per riavere il maltolto perché è chiaro che ogni iniziativa del primo cittadino non fa che peggiorare la situazione: siamo sicuri che il dittatore ucraino alla fine ci riderà i quadri?”.

“La città di Verona – conclude Croce – è stata sfregiata per due volte: prima da un furto ridicolo ed evitabilissimo, poi dalla folle scelta di farsi mettere sotto scacco da un dittatore che durante gli screzi con la Russia bombardava i centri abitati. È arrivato il momento di dire basta e Verona Pulita ostacolerà la buffonata di ospitare Poroshenko in Arena: non consentiremo questo ulteriore stupro morale della nostra città dopo tutto ciò che lui e il compare Tosi hanno combinato”.

 
 

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